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Veneto, servitor di due padroni

da “Il Padova” del 27/03/2008, pag. 6

Ecco un bel motivo per esercitare il proprio senso civico, ed un intrigante esercizio di stile per gli intellettuali più esigenti: esistono associazioni e comitati di cittadini che stanno per costituirsi partito, dalla base, non dall’alto, e a questi non interessa il voto di aprile, ma quello delle elezioni amministrative.
Secondo le ratifiche dei Presidenti della Repubblica Italiana, la 340/71 e la 881/77 presso la sede dell’ONU, il Veneto potrebbe costituire uno stato sovrano civilmente e democraticamente senza ricorso ad una secessione, ma con una semplice dichiarazione di indipendenza. Questo è il cavallo di battaglia del Partito Nazionale Veneto, che se vincesse le regionali, indirebbe subito un referendum per stabilire se continuare a far parte dello stato Italiano e poi della UE, oppure fare stato a sé stante e partecipare direttamente all’Ue. Su www.pnveneto.org potete vedere il programma politico e i prossimi eventi di questo costituente partito glocal in formato digitale. A Treviso è coordinato dall’ingegner Gianluca Busato, detto Giane, mentre a Padova dallo storico prof. Paolo Bernardini della Boston University. Per chi intende iscriversi, (ho notato un forte interesse da parte di molti imprenditori padovani), lo può fare liberamente senza paura di incorrere in reati o sanzioni penali in quanto non contravviene la legge 85/2006, cioè non sovverte violentemente gli ordinamenti economici o sociali costituiti nello Stato. A tutti buona lettura e a chi andrà alle urne buon voto.

Pier Paolo Bottin
* Pedagogista e formatore

da “Il Padova” del 27/03/2008, pag. 6
Veneto, servitor di due padroni

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