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Haider come Panto

Questa mattina all’alba è morto in un incidente stradale avvenuto nella notte Jörg Haider, governatore della Carinzia e leader del Bzö (Alleanza per il Futuro dell’Austria), il partito che alle recenti elezioni ha ottenuto un buon successo. Haider era l’anima portante di un’idea di ripresa dei valori locali in contrapposizione con il mondialismo e per certi aspetti della globalizzazione che tanto stanno a cuore di molti altri partiti europei, i quali lo avevano tacciato di populismo xenofobo forzando evidentemente la mano. In alcuni quotidiani appare chiaro questo taglio che tende a stigmatizzare una persona nei fatti non ha mai fatto nè azioni nè dichiarazioni propriamente xenofobe, ma semplicemente auspicava alla difesa dei cittadini e della cultura Austriaca contro un’invasione di cultura allogena indotta dall’immigrazione. A dimostrazione di questo accanimento oggi Repubblica titola così l’evento: “Austria, in un incidente muore Haider, leader xenofobo dell’estrema destra” come dire, è morto uno di cui si fa ben volentieri a meno (poichè nella testa di tutti la parola “xenofobo” è sinonimo di cattivo).

Haider aveva raccolto simpatie anche oltreconfine, in Friuli e in Veneto, e se taluni lo fischiavano molti lo accoglievano con simpatia. Dopo le recenti elezioni Haider voleva infatti formare il primo partito trasversale e presentarsi, unico e primo caso in Europa, come candidato alle elezioni europee sia per la Carinzia, Austria, sia per il Friuli Venezia Giulia, e forse anche con un’alleanza in Veneto.

La sua ascesa è stata stroncata da un incidente. Come la pala di elicottero scomparsa nella Laguna di Venezia, scomparsa insieme a Giorgio Panto, leader del PNE, partito oggi in disfacimento.
Come fare a prendersela con la sfortuna?

Claudio G.

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