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24 Comuni a “Ciamar Marso”: el Cao de àno Veneto

[Vicenza, 24.02.2008 More Veneto] Il rito si chiama “Ciamar Marso” e richiama ad antiche tradizioni. E’ ricordato l’ultimo giorno di febbraio in particolare nella fascia pedemontana e nell’Alto vicentino, per segnare il passaggio dall’inverno alla primavera, ma anche e soprattutto per creare un momento di aggregazione nel ricordo di vecchie tradizioni a cui il territorio, di matrice contadina, è particolarmente legato.
Il prossimo sabato 28 febbraio sono 24 i Comuni che portano in scena questo evento : Arsiero, Breganze, Caltrano, Calvene, Carrè, Cogollo del Cengio, Chiuppano, Fara Vicentino, Isola Vicentina, Laghi, Lugo di Vicenza, Lusiana, Malo, Marano Vicentino, Mason Vicentino, Montecchio Precalcino, Pedemonte, Piovene Rocchette, Posina, Sarcedo, Thiene, Valdastico, Velo d’Astico, Zugliano. Chi accende roghi, chi organizza processioni, chi sfila in costume, chi ripropone i vecchi lavori. Anche il nome della manifestazione cambia a seconda del luogo: “Schella marz” ad Asiago, “Ciamar Marso” a Lusiana, ma anche “Bati Marso”, “Piroea”, “El Bruxamarso”. Due rimangono, comunque, i comuni denominatori: il fuoco, simbolo di purificazione, e i rumori, per scacciare gli spiriti cattivi.
La Provincia di Vicenza, per il secondo anno, si affianca all’Associazione Pedemontana.Vi nel coordinamento di tutti gli eventi, che impegneranno qualche centinaio di persone tra Vigili del Fuoco, Protezione Civile, Pro Loco, gruppi Alpini e volontari locali, mentre sono previsti oltre 5mila visitatori.
“Ciamar Marso –spiega l’Assessore Provinciale alla Cultura Martino Bonotto- è una metafora di un cambiamento ben più ampio di quello stagionale. E’ la festa della natura e della speranza, di una comunità che torna nei campi a lavorare, ma che torna anche in piazza ad aggregarsi. Ed è la festa dell’amore, perché sin dall’antichità era questa per i giovani la prima occasione dell’anno per uscire, incontrarsi e fidanzarsi.”
E saranno 24 i falò, uno per Comune, che contemporaneamente illumineranno le montagne e le colline vicentine, ricordando a tutti come si viveva un tempo, quando erano le stagioni a dettare i ritmi della vita. “Invito tutti i vicentini –conclude Nazzareno Leonardi, Presidente di Pedemontana.Vi- a spegnere le luci della propria casa e gustarsi lo spettacolo, in modo da rendere l’evento ancora più suggestivo. Un rinnovato invito anche al risparmio energetico”.

http://vionline.provincia.vicenza.it/n-provincia.php/328

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