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Noi Veneti sogniamo di meglio di questa ITA e avremo l’indipendenza, perché ce lo meritiamo


Conati nazionalisti di uno stato impotente, frecce tricolori, appelli all’unità, tempo e risorse sprecate per questioni che non interessano a nessuno, ma servono solo a distrarci dal marcio di ITA

nonleggerlo gheddafi berlusconiCome noto, ITA è lo stato occidentale con minore libertà di informazione e l’unico ad essere catalogato come solo parzialmente libero, messo peggio tra gli altri del Benin, della Namibia, della Guiana, delle Samoa, del Cile, del Ghana. Alla luce di ciò è incredibile constatare quanto gli organi di dis-informazione di ITA dedichino tempo e spazio a questioni di mero nazionalismo becero e mentecatto di cui a nessuno interessa alcunché.
Oggi in prima pagina abbiamo infatti il gran rifiuto (per la difesa dei fumi bianco rosso e verdone, sic!) di far volare a Tripoli le frecce tricolori – famose nel mondo per la tragedia di Ramstein in cui persero la vita 67 persone. Notiziole di un regime alla frutta, anzi al caffè, o forse alla grappa visto le ubriacature da nazionalismo d’altri tempi. Sorvolando sul fatto che il kapò del governo di ITA è vergognosamente l’unico di uno stato occidentale a omaggiare l’anniversario di una dittatura del colonnello Gheddafi.
Forse in realtà siamo noi Veneti a equivocare su ITA, credendola parte dell’Europa. Un’Europa che la sente invece sempre meno parte di sé stessa. Gli europei sono evidentemente imbarazzati per la xenofobia e il razzismo strisciante che ne caratterizza i leader politici, che sanno solo creare una subcultura e un brodo primordiale della beata ignoranza grazie al controllo dittatoriale dei mezzi di informazione.
La situazione è grave, ma non seria, per dirla con Guareschi.
E lo dimostra l’attacco odierno del premier di ITA contro l’Unione Europea, rea di chiedere informazioni. Noi Veneti sinceramente preferiremo avere altri leader ed essere parte di uno stato più rispettabile e più rispettato nel mondo.
Non possiamo più tollerare di mantenere un colabrodo come ITA, un regime infestato dai parassiti politici e che da vent’anni ormai perde competitività e prestigio senza possibilità alcuna di invertire la situazione innescando un nuovo ciclo virtuoso.
Noi Veneti abbiamo bisogno di sperare di vivere in uno stato migliore di questo, perché ce lo meritiamo, per l’impegno che ogni giorno mettiamo nel condurre una vita etica e coscienziosa, con uno spirito di abnegazione che merita di meglio di questi buffoni.
Noi ci meritiamo uno stato giusto, uno stato che rispetti la libertà di espressione, uno stato che non faccia scappare i suoi giovani, che qui non vedono più un futuro.
Noi Veneti speriamo ogni giorno che accada qualcosa che ci permetta di ripartire. Non ci rassegnamo allo schifo di uno stato che ci deruba e vuole uccidere ogni nostro sogno.
Ecco, noi Veneti sogniamo ogni giorno di vivere nel Veneto indipendente e non dobbiamo smettere mai di sperare in un Veneto migliore di quello in cui siamo costretti oggi.
Noi Veneti saremo premiati con la nostra indipendenza perché voliamo più alto di ITA e delle sue fecce tricolori, o di qualsiasi colore esse siano.

Gianluca Busato
Segretario PNV

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