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SLO-VENETO: la via di fuga

Solo 3 cose ci possono salvare: indipendenza, indipendenza e indipendenza

veneto-statoLa settimana in corso è stata foriera di brutti segnali per alcuni Paesi. Grecia e Spagna hanno traballato e tutt’ora traballano. Io non sono un economista, ma mi viene naturale pormi alcune domande.
Grecia e Spagna sono Paesi di dimensioni molto più ridotte rispetto all’Italia. Con ogni probabilità una loro bancarotta finanziaria potrebbe essere assorbita dal sistema economico europeo grazie ad interventi di salvataggio della Bance Centrale Europea, o del Fondo Monetario Internazionale. Certo, tali salvataggi imporrebbero a quei Paesi riforme e duri conti da pagare per le classi dirigenti che li avessero portati al collasso finanziario. L’esempio di quanto già avvenuto in Islanda, oppure in Irlanda è ancora ben vivo. Le conseguenze sono state durissime, ma quei piccoli Paesi, nonostante tutto, hanno saputo reggere la crisi finanziaria e mantenere la propria sovranità.
Ma poniamoci ora un dubbio.
Se per esempio nell’autunno 2010 questo scenario diventasse realtà per l’Italia, come potrebbe reagire il sistema economico europeo e mondiale?
Vi sono sufficienti risorse finanziarie nella BCE, o nel FMI per salvare uno stato enorme come quello italiano?
Io credo proprio che non ci siano margini di salvataggio del sistema-Paese Italia, in quel caso. La bancarotta finanziaria porterebbe automaticamente all’uscita dall’area euro, alla distruzione probabile dei risparmi privati da parte dello stato privo delle risorse per far fronte ai propri debiti, al collasso istituzionale, di cui le continue scaramucce tra cariche dello stato di questi giorni sembrano essere solo le prove generali. Inoltro la mia domanda agli economisti, per avere maggiori lumi, ma da un punto di vista politico alcune considerazioni si possono e si devono fare.

Per noi Veneti restare infatti in questo stato gigante dai piedi di argilla sta diventando un rischio insopportabile. La sua caduta significherebbe la nostra caduta. Non possiamo permettercelo.

Non possiamo continuare a giocare d’azzardo con il nostro futuro. I giovani neolaureati lo hanno capito da un pezzo e fuggono, appena possono, verso Paesi più civili. Gli imprenditori in difficoltà hanno iniziato una serie di suicidi impressionati. Gli unici a non preoccuparsi sono i politici veneti che continuano a fare passerella elettorale, senza proporre soluzioni.

Una soluzione invece c’è e sta diventando sempre più una strada obbligata. si tratta di tre parole magiche, che da sole ci possono dare la garanzia di poter reggere all’onda d’urto del collasso prima economico-finanziario e quindi politico dell’Italia. Le 3 parole sono: indipendenza, indipendenza e indipendenza.

Nessun’altra opzione è possibile. La strada è quella già tracciata, ad esempio, dalla Slovenia, prima che il sistema-Paese Yugoslavia andasse al collasso, sotto forma di una guerra decennale. Elezioni regionali che hanno premiato il partito indipendentista, il corrispondente del PNV per il Veneto. Un referendum per l’indipendenza. La proclamazione dell’indipendenza dal consiglio regionale. Cinque giorni di confronto istituzionale e quindi la libertà.

Una via d’uscita veloce e di velluto verso la libertà. Chi non ha percorso la veloce opzione slovena è stato coinvolto in qualcosa di terribile che ben conosciamo.

Ecco la soluzione per noi Veneti. Prima che l’Italia diventi la Yugoslavia, noi Veneti possiamo fare la scelta giusta, come hanno fatto gli sloveni, che oggi sono più ricchi degli italiani.

È il nostro Win for Life.

Gianluca Busato
Segretario PNV

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