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Xélo ki el spiòn? – Chi è la spia?

Mi è capitato sotto agli occhi, come penso sia stato per molti di quelli che mi leggono in questo momento, un articolo che parla di un affare di firme false che riguarderebbe il PNV e il suo attuale Presidente, Lodovico Pizzati.

Lascio ai giornali e alle cronache di raccontare i fatti e riporto qui sotto le mie impressioni e le mie idee.

Ad essere onesto, la mia prima impressione è stata di sorpresa e incredulità : “No! Non è possibile!”.

Poi, riflettendo mi sono detto : “E anche se fosse? Nello Stato italiota, dove delinquenti e mafiosi di ogni ordine e grado (di destra, di sinistra, di centro e di Lega) vengono nominati a ricoprire le cariche più importanti, se fosse vero che il PNV ha truccato qualche firma, avrebbe solo fatto bene. Dopottutto siamo in guerra, una Guerra di Indipendenza che per noi, quelli del PNV, si svolge con strumenti moderni, all’europea, in modo pacifico e non violento. Ma di fronte a chi bara, se di conseguenza si fosse costretti a barare per poter partecipare ad una campagna elettorale e portare avanti l’istanza indipendentista, sarebbe poi così sbagliato farlo?”.

Dopottutto il nostro rispetto massimo e assoluto è dovuto solo alla nostra gente, i veneti, è con i veneti che dobbiamo essere sinceri al cento per cento. Cosa centrano i colonizzatori? Quelli sono lì apposta : a colonozzarci. Sono lì come le pulci nel pelo del cane; e mica ci va per le leggere il cane quando si gratta e si spulcia…

E con questi pensieri che volevano essere per me fortemente autoconvincenti, mi sono messo l’animo in pace, ma non ho smesso di riflettere sull’accaduto.

Poi ho fatto uno più uno e una lampadina mi si è accesa nella testa. E così ho capito che era ora di scrivere un articolo sulla questione e pubblicarlo sul sito del PNV. Ho chiesto a Lodovico se potevo fare il suo nome nell’articolo e lui non solo mi ha detto di sì, ma mi ha pure detto che non era nemmeno lui quello che presentò le firme per la lista del PNV al Tribunale di Vicenza. Ma questo ormai non era più importante per me, i tasselli erano tutti incastrati al loro posto e l’articolo si doveva fare.

Come alcuni di quelli che mi stanno leggendo sanno, io vivo e lavoro in Lussemburgo, ma nel mio piccolo cerco di attivarmi per l’Indipendenza della nostra Patria veneta e questo mi ha portato a far parte della Commissione Statuto che ha avuto come scopo di realizzare le manovre iniziali di avvicinamento verso il movimento de I Veneti.

Durante i lavori della Commissione Statuto (che in prima istanza si sono conclusi con l’ultimo congresso del PNV e le votazioni a favore delle mozioni che la Commissione stessa aveva presentato), nessuna persona del PNV ha interferito con la nostra attività e nessuno ha cercato di dare “indicazioni extra” che fossero al di fuori del normale dissertare, ragionare e discutere.  I membri della Commissione Statuto oltre a parlare con i rappresentanti de I Veneti hanno parlato solo fra di loro, almeno per quel che riguardava le azioni da prendere nella fase di avvicinamento.

Allo stesso tempo, tutto era fatto e discusso alla luce del sole, senza nessuna idea e desiderio di segretare alcunché e se qualcuno del PNV ci chiedeva come andava e di cosa si discuteva con I Veneti, lo si raccontava senza nessun problema e sempre con dovizia di dettagli. Quello che ci mancava era il tempo e così ne io ne gli altri della Commissione abbiamo scritto molto. La stesura di documenti in quel momento ci avrebbe levato il poco tempo che avevamo a disposizione, quindi se qualcuno del PNV ci chiedeva come andava non ci si tirava indietro e una chiaccherata sull’argomento la si faceva sempre volentieri.

Fatto sta che durante i lavori della Commissione il nome di Lodovico Pizzati è saltato fuori più di una volta. Si era individuato in Lodovico un potenziale futuro Segretario post-fusione (PNV + Veneti). Non che in Commissione Statuto del PNV o tra i rappresentanti dei Veneti si fosse deciso qualcosa a priori, perché una volta fusi i due movimenti sarebbe stata l’Assemblea dei soci a decidere fra i vari candidati alla carica di Segretario, ma certo è che il nome di Lodovico Pizzati suonava spesso tra i papabili. Diciamo che si trattava di un’ipotesi fortemente accreditata.

La situazione italiana è sotto gli occhi di tutti e dal Lussemburgo, cuore dell’Unione Europea (qui c’è la sede della Corte di Giustizia delle Comunità Europee, una delle sedi del Parlamento Europeo, un grosso ufficio della Commissione Europea, il potentissimo Dipartimento Traduzioni, la EUROSTAT, ecc. , ecc.), tale situazione viene dipinta in modo più oggettivo di quello che capita nello stivale italico, senza passare fozatamente per i setaccio censoreo dei media italioti.

Da qui (a 900 Km dal Veneto), si vede un segnale fortissimo che arriva dalla Sardegna, dove un partito indipendentista duro e puro sta iniziando la sua marcia verso la creazione di una massa critica che gli permetterà di trattare l’indipendenza della Sardegna.

Da qui si vede la situazione paradossale della politica italiana. Sempre più il Papi viene descritto a tinte fosche, a cavallo tra il ridicolo e il degenerante.

Da qui si vede la situazione paradossale dell’economia italiana. L’Italia sembra un cadavere in putrefazione rivestito del vestito più lussuoso, per cercare di fingere di essere ancora appetibile e credibile.

Da qui si vede la situazione sociale paradossale italiana. Gente che non si sente un popolo, ne una nazione, dove leggi ridicole vorrebbero imporre ai bambini di cantare l’inno naziunale all’inizio della giornata di scuola, un po’ come accadeva durante il ventennio fascista, dove la sinistra non esiste, la destra sta diventando sempre più dittattoriale, il centro non si sa più cosa sia e la Lega ha abbandonato definitivamente parole come indipendenza (in realtà pronunciata molto poco dai leghisti) e secessione.

In Europa gli italiani non se li fila più nessuno, più nessuno li ascolta.


Ecco cosa stanno facendo gli italioti, stanno destabilizzando un’operazione di fusione volta a creare un solo e unico partito veneto indipendentista e lo stanno facendo creando confusione, gettando fango sulle persone di spicco dei movimenti indipendentisti, stanno cercando di creare dubbi e incertezze fra la gente.

Gli italioti hanno paura di noi ed hanno iniziato a farsela sotto.

OK, fino a qui tutto è chiaro.

Ma mi resta una domanda alla quale devo ancora dare risposta.

Come scritto più sopra, non abbiamo lasciato documenti relativi al lavoro della Commissione Statuto, abbiamo sempre e solo raccontato le novità a voce.

Il nome di Lodovico Pizzati come potenziale e desiderabile Segretario del futuro partito indipendentista frutto della fusione di PNV e Veneti è girato solo fra gli addetti ai lavori, anche perché niente sarebbe decidibile prima dell’Assemblea plenaria dei soci.

E allora, chi è stato a raccontare agli italioti cosa si sta facendo tra PNV e I Veneti?

Xélo ki el spiòn?

Chi è la spia?

Andrea

PNV – Lusènburgo

(P.S.: Articolo scritto in italiano perché sia capito e letto anche dagli “italiani”)

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