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La bandiera… mèjo el gonfalon

Stràsa bruxàStamattina, leggendo su Internet le notizie che arrivano dalla Penisola Italica (e leggendo tali notizie non solo su siti italiani), ho subito pensato che le Forze dell’Ordine italiane avranno un bel daffare già da oggi e per i prossimi giorni.

Eh sì, perché c’è quel famoso articolo 292 del codice penale che incombe sulle teste dei cittadini di Boscoreale e Terzigno in Provincia di Napoli.  Ed una retata della Polizia sarebbe tutta da prevedere…  In teoria, almeno…  se si fosse in un Paese dove la Legge è veramente uguale per tutti.

Ricordiamoci cosa dice il FAMOSO articolo suddetto:

Art.: 292 – Vilipendio Alla Bandiera o Ad Altro Emblema Dello Stato.
Chiunque vilipende con espressioni ingiuriose la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la multa da euro 1.000 a euro 5.000.  La pena è aumentata da euro 5.000 a euro 10.000 nel caso in cui il medesimo fatto sia commesso in occasione di una pubblica ricorrenza o di una cerimonia ufficiale.  Chiunque pubblicamente e intenzionalmente distrugge, disperde, deteriora, rende inservibile o imbratta la bandiera nazionale o un altro emblema dello Stato è punito con la reclusione fino a due anni.  Agli effetti della legge penale per bandiera nazionale si intende la bandiera ufficiale dello Stato e ogni altra bandiera portante i colori nazionali. Articolo così modificato dalla L. 25 gennaio 2006.”

Beh!  Considerate le foto e i video che si vedono su Internet, i visi dei signori e delle signore che dovranno essere messi in gatta buia (in funzione dell’Art. 292) sono facilmente riconoscibili e quindi penso che Polizia e Carabinieri non avranno problemi ad identificarli.  Sono così bravi ad identificare gente incappucciata, poco riconoscibile e nell’ombra, figuriamoci se non riusciranno a farlo con immagini così chiare e limpide!!!

Noi indipendentisti conosciamo bene l’articolo 292, perché per poter professare liberamente la nostra idea indipendentista, dobbiamo fare attenzione a non incappare in errori su cose che possono sembrare ridicole e ipocrite in Stati civili, liberi e democratici, ma che potrebbero costare caro nella Penisola Italica.

Tanto per ricordarlo, in alcuni Stati dove la libertà di manifestare e di dire e pensare quello che si vuole è veramente garantita, anche il fatto di bruciare o deteriorare la bandiera dello Stato non è considerato reato, ma solo un modo estremo di esprimere il proprio pensiero.  Normale e ovvio, no???

Ma questo non è vero nella Penisola Italica e difatti esiste il famoso articolo 292.

A dire il vero, quello che sta capitando a Boscoreale e Terzigno non è nemmeno una pacifica manifestazione, semplice espressione di un pensiero, ma si tratta di una vera e propria attività di guerriglia, messa in atto dai cittadini di quei Comuni.  Quindi, a norma di Legge, quella gente dovrebbe essere messa dentro già per altri motivi e forse il fatto di aver bruciato la bandiera italiana è il meno grave di tutti.  Ma tant’è!!!

Però, sono certo che ancora una volta nel Paese dei due pesi e due misure, i fatti di ieri relativi al villipendio alla bandiera italiana verranno gestiti differentemente di come sarebbero stati gestiti altrove…  Un po’ più a Nord, per esempio.

Penso che tutta questa storia finirà con la solita mangiata di pasta al pumarò nella piazza centrale del paese, con un vuliamoce bene generalizzato, dove gli onorevoli di destra, sinistra, centro e Lega arriveranno appositamente da Roma.  Tutti si stringeranno le mani e faranno cagnara come alla sagra del villaggio e alla fine…  alla fine tonnellate e tonnellate di spazzatura partiranno per la Germania, dove verranno incenerite ad altissimo prezzo (pagato con i soldi dello Stato, vale a dire con i soldi delle solite Regioni del Nord che ormai ben conosciamo) oppure si fermeranno in Veneto e in altre Regioni che, dato che sono brave nel riciclaggio dei rifiuti e hanno ridotto la loro quantità di spazzatura, “possono permettersi di prendersi quella di Napoli e dintorni”.

Ancora oggi mi giunge l’eco di un’intervista che ascoltai alla televisone due anni fa in occasione della prima crisi napoletana dei rifiuti.
In quell’occasione, l’intervistato diceva che dato che la Campania era ricchissima di aree protette, bellissime e che non si potevano contaminare, l’unica soluzione era di esportare i rifiuti altrove… (!!!) …

Certo che in questo momento avrei veramente una gran voglia di andare a fare una bella denuncia alla caserma dei Carabinieri o al Comando di Polizia, contro quelle persone che hanno bruciato quella bandiera e per obbligare il potere giuridico italiano e le Forze dell’Ordine di farla veramente questa retata in quei comuni napoletani.

Tutta questa storia, con il pensiero mi ha immediatamente portato ai fatti accaduti in Piazza San Marco, nel Maggio di tredici anni fa (1997).
Ad un certo punto ricordo un’immagine, sia fotografica che filmata :  un agente delle Forze Speciali che staccando il nostro gonfalone dal tanko lo gettava per terra e con disprezzo ed odio lo calpestava.

Bene, cari signori che vi sentite italiani dai piedi fin a sopra i capelli, rossi, bianchi e verdi dalla pelle fino alle ossa, passando per il cuore, come l’agente che calpestò il sacro gonfalone in Piazza San Marco, anche i cittadini di Boscoreale e Terzigno sono tutti il frutto di una stessa matrice, che si basa sul disprezzo, la mancanza di civiltà, la sopraffazione, la mancanza di rispetto, la mancanza di senso civico ed etico…  In definitiva è la matrice del NON-Stato che VOI avete creato e che siete orgogliosi di rappresentare.

Cari signori orgogliosi della vostra italioticità, ricordate il romanzo  Il Mostro di Frankestein???   Ebbene, ricordatevi che ad un certo punto quel mostro si rivoltò contro il suo creatore!!!

E dàto ke a no se pol dir mal de le bandiere de ke altre nasiòn, a dixemo bèn de la nostra :  Viva San Marco!!! Viva el Gonfalon !!!

Andrea
VS – Lusènburgo


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