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Jura: vinse la democrazia, non il nazionalismo

di Enzo Trentin, tratto da l’Accademia degli Uniti

Il conflitto del Jura era vecchio di secoli
e la creazione del nuovo Cantone del Jura,
illustra l’influenza della democrazia diretta
sulla politica e lo stato.
La storia del movimento separatista nel Jura
dimostra come nel litigio
tra minoranze e maggioranze
diverse politicamente e culturalmente
non è necessario accendere alla violenza.
C’è un modo democratico-diretto
per affrontare tali problemi.
Il conflitto nel Jura iniziò dopo che era stato fuso l’ex
Principato Vescovile di Basilea con il canton di Berna al
Congresso di Vienna nel 1815. Il Francofoni, popolazione
cattolica del Jura formavano una minoranza all’interno di
una maggioranza tedesca e protestante del canton di Berna.
Per la maggior parte dei suoi abitanti la vita fu un conflitto
con incendi latenti, le cui fiamme sarebbero occasionalmente
avvampate; ma non si diffuse di là della regione.
Fu solo dopo la seconda guerra mondiale che il
movimento separatista del Jura diventò un problema serio
per il Cantone di Berna, e in definitiva per tutta la Svizzera.
I tre distretti del Jura settentrionale (di sei) fondano il
canton Jura dal 1979, e i tre distretti meridionali (sempre
del Jura) sono rimasti con il canton Berna. Questo sviluppo è
diventato possibile dopo il fallimento di tutti i tentativi di
integrare la minoranza della popolazione nel Cantone di
Berna, e quando il separatismo fu l’unica soluzione.
La Fondazione del canton Jura ha rappresentato una
vittoria significativa per il movimento separatista tanto
calunniato. Il conflitto non è mai stato il problema di una
minoranza, ma piuttosto un problema di relazioni sociali tra
una maggioranza più potente e una minoranza più debole. È
un conflitto tipico del XX secolo e dell’attuale Europa, ma nel caso del Jura, la violenza è
stata evitata, non da ultimo grazie alla democrazia diretta. È anche la vittoria di un
modello di integrazione sociale attraverso la condivisione delle potenzialità, un modello
che ha un pedigree lungo e di successo in Svizzera.

Il conflitto del Jura era vecchio di secolie la creazione del nuovo Cantone del Jura,illustra l’influenza della democrazia direttasulla politica e lo stato.La storia del movimento separatista nel Juradimostra come nel litigiotra minoranze e maggioranzediverse politicamente e culturalmentenon è necessario accendere alla violenza.C’è un modo democratico-direttoper affrontare tali problemi.Il conflitto nel Jura iniziò dopo che era stato fuso l’exPrincipato Vescovile di Basilea con il canton di Berna alCongresso di Vienna nel 1815. Il Francofoni, popolazionecattolica del Jura formavano una minoranza all’interno diuna maggioranza tedesca e protestante del canton di Berna.Per la maggior parte dei suoi abitanti la vita fu un conflittocon incendi latenti, le cui fiamme sarebbero occasionalmenteavvampate; ma non si diffuse di là della regione.Fu solo dopo la seconda guerra mondiale che ilmovimento separatista del Jura diventò un problema serioper il Cantone di Berna, e in definitiva per tutta la Svizzera.I tre distretti del Jura settentrionale (di sei) fondano ilcanton Jura dal 1979, e i tre distretti meridionali (sempredel Jura) sono rimasti con il canton Berna. Questo sviluppo èdiventato possibile dopo il fallimento di tutti i tentativi diintegrare la minoranza della popolazione nel Cantone diBerna, e quando il separatismo fu l’unica soluzione.La Fondazione del canton Jura ha rappresentato unavittoria significativa per il movimento separatista tantocalunniato. Il conflitto non è mai stato il problema di unaminoranza, ma piuttosto un problema di relazioni sociali trauna maggioranza più potente e una minoranza più debole. Èun conflitto tipico del XX secolo e dell’attuale Europa, ma nel caso del Jura, la violenza èstata evitata, non da ultimo grazie alla democrazia diretta. È anche la vittoria di unmodello di integrazione sociale attraverso la condivisione delle potenzialità, un modelloche ha un pedigree lungo e di successo in Svizzera.

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