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L’indipendentismo veneto è autoreferenziale?

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Una critica che si sente spesso fare agli indipendentisti veneti è che sarebbero autoreferenziali. A ben vedere tale definizione è alquanto particolare e rivela un lapsus freudiano da parte di chi la fa.
È infatti del tutto evidente che l’intero processo di autodeterminazione di un Popolo è autoreferenziale. La prima spinta viene da Popolo stesso, dal territorio che attraverso un processo di emancipazione ottiene la propria indipendenza politica.
Il riconoscimento e la “referenzialità esterna” avviene solo successivamente al processo di autodeterminazione e quindi autoreferenziale.
È interessante notare come l’errore di chi fa tale critica sia lo stesso, ad esempio, che ha portato la lega a morire politicamente. Anche la lega infatti, scegliendo di competere in un ambito in cui non poteva emergere matematicamente – il parlamento romano – ad un certo punto della propria storia ha preferito abbandonare l’autoreferenzialità di Miglio con la referenzialità di Berlusconi. Quali siano stati i risultati possiamo vederlo tutti oggi. Analogamente oggi la scelta se Indipendenza Veneta debba allearsi con i partiti italiani morenti deve vederci ben consapevoli che ciò significherebbe la morte non solo della forza politica stessa, ma una grave sconfitta e arretramento di posizione per tutto il movimento indipendentistico veneto.
L’indipendentismo veneto fin dalle origini è stato oggetto di tali accuse, da parti contrapposte. Siamo “autoreferenziali”, chiusi al dialogo ci viene detto.
In realtà è del tutto evidente che il processo di avvicinamento all’indipendenza del Veneto è frutto di un’azione complessa, che vede proprio nel dialogo con i cittadini e con le organizzazioni che sono presenti nel territorio il proprio primo ambito di comunicazione. Il dialogo è poi vivo anche con le forze politiche, ma non può mai essere un compromesso che abbia come proprio fine la gestione del potere fine a sé stessa, o il tradimento dell’istanza indipendentista.
Vogliamo inoltre aggiungere di più. In una fase primordiale, per poter essere riconosciuto, è anche normale che l’indipendentismo veneto si sia anche caratterizzato con simboli e ritualità che avevano anche lo scopo di renderlo conosciuto, delineandone anche la propria identità politica. Anche il linguaggio usato può a volte assumere tratti meno eleganti se ciò è necessario a marcare il percorso politico, in determinati frangenti. O quantomeno è naturale che ciò si verifichi. A maggior ragione ciò avviene quando vengono infranti dei tabù e nel corso dell’esperienza dell’indipendentismo veneto moderno di tabù ne abbiamo infranti più di uno. E ne infrangeremo ancora.
L’esercizio della propria autodeterminazione in ogni caso resta di per sé stesso un atto che prima di tutto è autoreferenziale e autoconsapevole e solo in seguito ottiene il riconoscimento esterno, non potendosi logicamente invertire il processo. Altrimenti sarebbe un processo di colonizzazione e non certamente di indipendenza.

Ben vengano quindi le accuse di autoreferenzialità!

Press News Veneto

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