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BREXIT WILL HELP THE INDEPENDENCE OF VENETO

Scotland, economic effects on Italy and Venetian crypto-currency are the triggering effects which will accelerate the path toward the Venetian Republic in case of Brexit. Busato: ”International investors will invest into North Adriatic area through the independence of Venice and Trieste”

brexit-veneto[Koper – Capodistria, Slovenia – 2 June 2016] – If last week the Brexit hypothesis seemed to lose ground, just the other day a survey by The Guardian revealed an unexpected reverse of polling assumptions, with 52% of voters in favor of UK leaving the EU through the referendum fixed on 23 June in UK.

There are no doubts that such an event would bring significative consequences and a change of current equilibrium in many areas. For what concerns us the question is: which kind of effects would have the Brexit on our goal of Venetian full independence? Would it be helpful or not?

Plebiscito.eu’s opinion is that this new scenario would accelerate the path toward the Venetian independence. Here are the reasons for this outcome. Keep Reading »

BEPPE GRILLO CANDIDATE AND GIANLUCA BUSATO SIGNED AN AGREEMENT PROTOCOL ON THE DIGITAL REFERENDUM OF INDEPENDENCE OF VENETO

Jacopo Berti supports also the plan to obtain the international recognition of the new Venetian Republic.

– Download the agreement protocol in full size –

IMG_0661[Venice, 29th of May 2015] – Yesterday at 06.00 pm in Padua, Mr. Jacopo Berti, candidate for becoming governor of Veneto with Beppe Grillo’s 5 Stars Movement and Mr. Gianluca Busato, president of Plebiscito.eu, signed the historical agreement protocol on the referendum for independence of Veneto, freely held from the 16th to 21st of March 2014. Keep Reading »

ELEZIONI REGIONALI, GIANLUCA BUSATO: “REFERENDUM REGIONALE SUPERATO DAL PLEBISCITO DIGITALE, CON L’INDIPENDENZA IL VENETO AVRA’ 200 MILIARDI DI EURO IN PIÙ IN 5 ANNI”

Presentate le liste dei candidati consiglieri regionali e distribuiti in tutti gli uffici elettorali dei comuni del Veneto i moduli per raccogliere entro aprile le 12.000 firme necessarie per presentarsi alle elezioni.

[Scarica le liste complete dei Candidati consiglieri regionali di Veneto Sì]
busato

[Treviso, 13 aprile 2015] – In previsione delle prossime elezioni regionali del 31 maggio, in questi giorni i volontari di Veneto Sì e Plebiscito.eu hanno quasi completato la distribuzione in TUTTI i comuni del Veneto dei moduli da sottoscrivere con le liste di Veneto Sì e la candidatura a Presidente del Veneto di Gianluca Busato. Tra lunedì 13 e martedì 14 aprile i moduli saranno disponibili in tutto il Veneto.

Veneto Sì e Plebiscito.eu hanno iniziato un tam tam mediatico rivolto ai cittadini per invitarli a recarsi presso gli uffici elettorali del proprio comune di residenza a firmare entrambi i moduli, per raggiungere entro aprile la quota di circa 12.000 firme certificate da un pubblico ufficiale, necessarie per partecipare alle elezioni regionali. I partiti italiani con una vergognosa legge truffa elettorale regionale che hanno approvato, si sono infatti esentati dal raccogliere tale firme che per Veneto Sì invece sono obbligatorie. Ciò rappresenta una chiara discriminazione democratica anche alla luce del limite imposto di un solo mese per la raccolta, contrariamente al periodo solitamente concesso che era di 6 mesi precedenti le elezioni. Keep Reading »

INDEPENDENCE OF VENETO – INTERNATIONAL OBSERVERS COMMISSION: “2.3 MILLION VOTES ARE AUTHENTIC. THE REFERENDUM WAS FREE, VALID, DEMOCRATIC AND LEGITIMATE”

In Venice, on the 28th of March 2015, the Commission of International Observers has delivered to Plebiscito.eu the Final Report on the Referendum, held in Veneto from the 16th to the 21st of March 2014. Gianluca Busato states: “The plebiscitarian majority for the independence of Veneto, now is politically binding. We will move to the international level. “

D3S_0391[Venice,30th of March 2015] – On the 28th of March 2015, in the beautiful setting of the Fireplace room at Ca ‘Vendramin-Calergi in Venice, a new page of history has been written: the International Observers Commission (IOC) delivered the Final Report on the referendum for the independence of Veneto, held from the 16th to the 21st of March 2014, confirming the overwhelming victory of Yes with 89,1% of over 2,3 million votes in favour of the independence of Veneto.

The event, introduced and moderated by prof. Romano Toppan, saw the contributions from the IOC, chaired by the former Ambassador of Georgia in Italy, dr. Beglar Davit Tavartkiladze and the President of the Organizing Committee of the Referendum, Plebiscito.eu, dr. eng. Gianluca Busato. After the end of the ceremony, the IOC was saluted with a thanksgiving cocktail and musical farewell in the adjacent Regia room.

firma-coiThe IOC, comprising observers from different nations of the world (including the United States, the Russian Federation, Ukraine, Syria, Moldova, Georgia, Czech Republic) and representatives of an arc of plural political orientations, has been selected by the president of the Commission (invited by the Organising Committee for the purpose of the referendum), according to the principles laid down by the EU Commission Communication 191 on assistance and monitoring during the elections. Keep Reading »

COMUNICATO AL POPOLO VENETO

comunicatoV3_PBeu 310x194Comunicato pubblicato il 20 dicembre 2014 sulle seguenti testate: Il Gazzettino (edizione nazionale), la Tribuna di Treviso, il Mattino di Padova, la Nuova di Venezia e Mestre, il Corriere delle Alpi, la Voce di Rovigo, il Giornale di Vicenza, l’Arena di Verona. Tratto dall’originale pubblicato in www.plebiscito.eu.

Per consultare la documentazione relativa all’”Assessment sul livello di affidabilità dei dati” del Plebiscito Digitale del 16-21 marzo 2014, visita il seguente collegamento

COMUNICATO AL POPOLO VENETO

AL POPOLO DI PLEBISCITO.EU (QUELLO DEL 16-21 MARZO 2014)

AL MIO POPOLO

COMUNICO

con piacere ed orgoglio che “l’Assessment sul livello di affidabilità dei dati del Plebiscito Digitale del 16-21 marzo 2014, commissionato alla Società Engineering Ingegneria Informatica Spa (primaria società informatica italiana, quotata dal 2000 alla Borsa di Milano, con 7.300 dipendenti), ha prodotto le seguenti risultanze:

… “Tutte le attività analitiche” … “hanno mostrato che i dati esaminati possono essere considerati sufficientemente affidabili, in quanto non risultano rilevabili tracce di corruzione e/o alterazione”.

PRECISO

che, a seguito di tale inequivocabile risultato, è e sarà messa in atto ogni e più opportuna azione in sede sia interna sia internazionale a tutela del legittimo risultato espresso dal Popolo Veneto con voti favorevoli 2.102.969* pari all’89,10% dei 2.360.235* voti validi espressi equivalenti al 63,23% degli allora aventi diritto al voto nel referendum di indipendenza del Veneto del 16-21 marzo 2014

DIFFIDO

chiunque dal porre in essere azioni volte a delegittimare direttamente o in maniera occulta la volontà popolare espressa con il Plebiscito Digitale del 16-21 marzo 2014, riservandomi ogni e più opportuna azione di tutela nelle sedi adeguate a livello sia nazionale sia internazionale

INFORMO

che la documentazione relativa all’Assessment sul livello di affidabilità dei dati del Plebiscito Digitale del 16-21 marzo 2014 *è consultabile pubblicamente sul sito internet www.plebiscito.eu

RINGRAZIO

tutti, Dirigenti, Quadri, Coordinatori, Sostenitori, Volontari, Simpatizzanti ed in particolare ogni singolo cittadino che ha dimostrato di avere a cuore l’Autodeterminazione dei Popoli e di anelare alla Libertà e all’Indipendenza della propria Terra, il Veneto.

LA SFIDA

un nuovo Illuminismo dell’Essere e del Fare, per dar vita a un nuovo Rinascimento, per mettere a frutto il grande cambiamento geopolitico già tracciato tra Occidente e Oriente, tra Nord e Sud del mondo, di cui sono crocevia e baricentro strategici il Veneto e Venezia.

TU

mi rivolgo a Te, in particolare. Da oggi il Tuo apporto personale, professionale ed economico è fondamentale; i nostri destini futuri dipenderanno da quello che saprai fare.

Venezia, 20 dicembre 2014

Dott. Ing. Gianluca Busato – Presidente di Plebiscito.eu

Per donazioni:

  • Con bonifico bancario, IBAN IT69E0890462180021000001600 – BIC: ICRAITRRP40. Beneficiario: PLEBISCITO.EU. Causale: Donazione
  • Con carta di credito da www.plebiscito.eu/sostieni

Termine delle donazioni: 31 marzo 2015. Scopo delle donazioni: organizzazione e comunicazione per Plebiscito.eu. Responsabile donazioni: Dott. Gianfranco Favaro (Tesoriere Plebiscito.eu). Rendicontazione consultabile su www.plebiscito.eu/fundraising

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UN GRAZIE AI TESTIMONIAL DEL COMITATO REFERENDARIO DI INDIPENDENZA DEL VENETO

Gianluca Busato: “Plebiscito.eu, comitato promotore del referendum di indipendenza del Veneto, apre il conto corrente per la raccolta fondi”

Vogliamo ricordare oggi con grande piacere le molte personalità che a partire dal luglio 2013 hanno aderito come testimonial di Plebiscito.eu, inizialmente Plebiscito2013.eu, per la promozione del diritto di decidere dei cittadini veneti nel nuovo referendum regionale di indipendenza del Veneto.

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È grazie anche a loro, come alle migliaia di veneti che ogni giorno si sono attivati per la promozione della questione veneta che ora possiamo dire con grande soddisfazione di aver conquistato la nostra piena libertà di espressione, condizione fondamentale e propedeutica per la piena indipendenza della Repubblica Veneta.

Ciò è ulteriormente confermato oggi nel momento in cui Plebiscito.eu, comitato promotore del referendum di indipendenza del Veneto, apre il conto corrente per la raccolta fondi, i cui riferimenti saranno annunciati il prossimo 15 agosto.

Spetta ora a noi veneti tutti senza alcuna esclusione di parte e a nessun altro essere artefici del nostro destino, in modo pieno e fattivo.

Gianluca Busato, presidente di Plebiscito.eu ha dichiarato: “l’intuizione geniale iniziale di Lodovico Pizzati fu che un partito o un movimento politico che aveva partecipato alle elezioni politiche italiane non poteva anche essere anche “comitato promotore” di un referendum: sarebbe venuta meno l’imparzialità necessaria. Fu quindi una naturale conseguenza la nascita di Plebiscito.eu, che ora si è già attivato per la raccolta fondi come da indicazioni dell’assessore regionale Ciambetti. Il 15 agosto comunicheremo l’IBAN presso il quale i cittadini e le imprese venete potranno fare le proprie donazioni”. Keep Reading »

REFERENDUM DI INDIPENDENZA DEL VENETO: I RISULTATI

REFERENDUM DI INDIPENDENZA DEL VENETO: I RISULTATI

VUOI CHE IL VENETO DIVENTI UNA REPUBBLICA FEDERALE INDIPENDENTE E SOVRANA?

  • VOTI VALIDI: 2.360.235, pari al 63,23% degli aventi diritto al voto
  • SI: 2.102.969, pari all’89,10% dei voti validi espressi
  • NO: 257.266, pari al 10,90% dei voti validi espressi
  • VOTI NON VALIDI: 6.815, corrispondenti allo 0,29% dei voti validi espressi

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REFERENDUM PER INDIPENDENZA DEL VENETO: SI FARA’ DAL 16 AL 21 MARZO

Lo annuncia il comitato organizzatore Plebiscito.eu. Sarà spedito a tutti i cittadini veneti un codice personale per poter votare al seguente quesito: “Vuoi che il Veneto diventi una Repubblica Federale indipendente e sovrana?”

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Il comitato referendario Plebiscito.eu ha annunciato la data in cui si terrà il referendum di indipendenza del Veneto: si voterà domenica 16 marzo dalle ore 7 alle ore 22 e da lunedì 17 a venerdì 21 marzo dalle ore 9 alle ore 18.

L’indizione della Votazione Elettronica segue l’approvazione della Risoluzione 44/2012 da parte  della Regione Veneto e di tutti i Comuni e province del Veneto che hanno approvato il percorso referendario per l’indipendenza del Veneto.

Il quesito che sarà posto a tutti i cittadini veneti residenti con diritto di voto sarà il seguente: “VUOI CHE IL VENETO DIVENTI UNA REPUBBLICA FEDERALE INDIPENDENTE E SOVRANA?”.

Ogni cittadino potrà votare con un Sì, oppure con un No.

Come si voterà. 

1. OGNI CITTADINO VENETO RICEVERA’ A CASA IL CODICE PERSONALE SEGRETO PER VOTARE. Dal 1° al 15 marzo accedendo al sito www.plebiscito.eu ci si potrà pre-registare al voto:  si riceveranno in tal modo tutte le istruzioni per votare comodamente da casa  e per abilitare il codice di voto laddove non si sia ricevuta la comunicazione postale personale.

2. IL CODICE DOVRA’ ESSERE USATO il giorno DOMENICA 16 MARZO 2014 DALLE ORE 7 ALLE ORE 22 E DA LUNEDÌ 17 A VENERDÌ 21 MARZO DALLE ORE 9 ALLE ORE 18.

3. SI VOTA ATTRAVERSO INTERNET: usando un qualsiasi computer o dispositivo mobile, collegandosi al sito internet www.plebiscito.eu.

SI POTRA’ VOTARE ANCHE CON IL TELEFONO: chi non può collegarsi ad internet, potrà telefonare facilmente al numero 0423 40 20 16.

Verrà chiesto il codice personale e quindi si potrà esprimere il voto. Si potrà quindi anche indicare una preferenza per il candidato che vorremo eleggere per attuare la nostra volontà. I candidati saranno consultabili dal 1° marzo sul sito www.plebiscito.eu. Ogni cittadino veneto con diritto di voto potrà candidarsi a far parte della delegazione dei plenipotenziari veneti accedendo al sito dal 20 febbraio prossimo e fino al 1° marzo.

Plebiscito.eu ha anche comunicato che potranno votare anche i cittadini veneti residenti all’estero iscritti all’AIRE: i loro voti saranno computati a parte, in quanto non è possibile inviare preventivamente una comunicazione ad ognuno di loro. Essi potranno ottenere il codice di voto sempre via internet attraverso il sito www.plebiscito.eu preregistrandosi a partire dal 1° marzo 2014.

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Rottura tra Morosin e Cantarutti, vittoria di Pirro per l’avvocato di Noale

Il presidente e il segretario di IV disertano il congresso di Vicenza, che ha decapitato il movimento

cantarutti-morosinOrmai se ne parlava da una decina di giorni, da quando, in una serata di precongresso a Vedelago, Alessio Morosin attaccò duramente Luca Azzano Cantarutti, uscendo allo scoperto. Oggi a Vicenza si è consumata la rottura insanabile tra i 2 avvocati, in occasione del congresso di indipendenza veneta, che ha rinnovato le cariche e anche la propria struttura organizzativa.

Non sappiamo se Cantarutti, che, assieme al segretario Giuliomaria Turco, ha disertato l’appuntamento del congresso, motivandolo con una lunga lettera inviata sabato ai soci, ora resterà a guardare, oppure se contesterà le delibere dell’assemblea di Vicenza, impugnandole, in particolare per ciò che concerne i molteplici risvolti di condotta antistatutaria, o di modifiche allo stesso statuto, anche se i lavori sono stati registrati addirittura con la presenza di due notai.

Da un punto di vista politico, l’avvocato polesano ne esce in ogni caso malconcio, dato che la base del movimento, pur sempre più ridotta (erano solo 219 i soci accreditati a Vicenza), ha deciso di stare con il suo collega di Noale.

lamon

A fare pendere la bilancia dalla parte di Morosin è stato l’ingresso di un terzo incomodo, Paolo Lamon, che ha tirato la volata attraverso una proposta di modifica organizzativa che è stata approvata e che cancella le figure di segretario e presidente, introducendo portavoce che dovrebbero cambiare periodicamente a rotazione. Dalle cariche interne appaiono praticamente epurati tutti i fedelissimi cantaruttiani, con cancellazione o quasi delle province di Rovigo, Verona e Vicenza. Il nuovo nucleo di controllo del partito sembra concentrarsi ora tra Treviso (in particolare l’area del capolugo, Vedelago e il quartier del Piave), l’alta padovana, il miranese e qualche area del veneziano. Per il resto, buio assoluto.

Restano le ferite delle dure lettere, una firmata da Cantarutti e l’altra chiaramente ispirata da Morosin, inviate ai soci il giorno prima del congresso, che hanno decretato la fine corsa del tandem Cantarutti-Morosin.

Dall’esterno non si è ben compresa la ragione vera della rottura, anche se qualche maligno suggerisce che essa debba trovarsi nel rapporto privilegiato che Cantarutti era riuscito a stabilire con Luca Zaia, escludendo di fatto Morosin dai colloqui e dalle trattative importanti in vista del dibattito in regione sul tema dell’indipendenza del Veneto.

Ora il colpo di coda di Morosin lo rafforza, anche se la sua appare una vittoria di Pirro, con un quadro generale appare in tutta sincerità meno stabile e molto più fragile di qualche mese fa per il partito indipendenza veneta. Per capirlo, andiamo a vedere cosa è successo negli ultimi dodici mesi.

iv

Prima l’epurazione in stile sovietico delle teste pensanti Pizzati e Busato, poi l’allontanamento dell’abile e capace Cantarutti sembrano infatti avere definitivamente svuotato il potenziale politico di un partito che sembra destinato a rientrare nei ranghi del venetismo da prefisso telefonico, seguendo il destino dei vari veneto stato, liga veneta repubblica e altri partiti mai usciti dal guscio dello sbandieramento dell’orgoglio veneto, destinato anch’esso a mancare l’appuntamento con la capacità di incidere nel quadro politico.

Le ragioni del fallimento di indipendenza veneta sono in realtà causate dall’attrazione fatale che i palazzi veneziani della politica veneta in salsa italiana hanno svolto sugli avvocati indipendentisti. Una volta entrati nel palazzo, grazie alla strategia di Pizzati e Busato, invece di capire che dovevano uscirne al più presto, sono rimasti incantati dalle sirene dei partiti, perdendo il lume della ragione politica e restando intrappolati nei meandri del potere.

Chi prenderà ora in mano il testimone dell’indipendentismo veneto? Staremo a vedere nei prossimi giorni.

[Fonte: IndipendenzaVeneta.net]

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IL P.D.L. 342 E’ MORTO E SEPOLTO E QUALCHE AVVOCATO CIURLA NEL MANICO

Secondo quanto stabilito dalla Giunta Regionale per il Regolamento lo scorso 13 luglio, per ridare vita alla legge referendaria serve il consenso preventivo dell’80% del Consiglio Regionale

sabbie-mobili-342Ora vi spieghiamo perché il progetto di legge regionale 342/2013 presentato da Stefano Valdegamberi (relativo all’indizione del referendum consultivo per l’indipendenza del Veneto) è morto e sepolto.

Il tutto è conseguenza di una questione tecnica del consiglio regionale, messa in atto dall’approvazione della determinazione n. 8 nella seduta del 13 luglio 2013 della Giunta per il Regolamento del Consiglio Regionale del Veneto. La data è importante: guarda caso è avvenuto proprio prima delle sedute del 30 luglio e del 17 settembre in cui è stata disinnescata in Consiglio Regionale la legge referendaria, a dimostrazione di un piano ordito a freddo dalla partitocrazia italiana.

Cosa dice questa determina? Essa entra nel merito dell’iscrizione all’ordine del giorno in occasione di consigli regionali e della calendarizzazione dell’ordine di lavoro delle commissioni consiliari competenti per le istruttorie.

In particolare essa recita che “ad eccezione dei progetti di legge e di regolamento di iniziativa popolare e degli enti locali di cui all’articolo 20, comma 6, dello Statuto, nessun oggetto assegnato per l’esame alle competenti commissioni può essere iscritto all’ordine del giorno del Consiglio regionale prima che sia concluso il procedimento istruttorio in commissione, salvo quanto previsto dall’articolo 24, comma 3, del Regolamento.”

E poi ancora, in merito ai lavori della commissione competente, essa recita che “con il consenso dei presidenti di gruppi la cui consistenza numerica sia complessivamente pari almeno ai quattro quinti dei componenti del Consiglio è possibile fissare, nell’ambito della formazione del calendario dei lavori di cui all’articolo 8 bis, comma 5, del Regolamento, un termine entro il quale la commissione competente deve concludere il procedimento istruttorio di un determinato oggetto ad essa assegnato in sede referente”.

Luca Azzano Cantarutti dice bugieCosa significa questo?

Che il progetto di legge regionale 342/2013 senza il consenso di almeno 4/5 del consiglio regionale è sepolto forse per l’eternità nella 1° commissione regionale affari istituzionali, assieme alle speranze di tanti poveri soci dei movimenti indipendentisti che credono alle bugie di chi continua a prenderli in giro.

Bugie degne di politici di vecchia data, tra le quali non sappiamo ancora se ascrivere quella detta dall’avvocato Luca Azzano Cantarutti, che ancora ieri su facebook addebitava alla volontà della lega nord la mancata convocazione del consiglio regionale, che in realtà nessuno può più convocare senza il consenso di almeno l’80% del Consiglio Regionale.

Delle due l’una, o l’avvocato dice il falso sapendo di mentire, oppure è ignorante di come funziona il Consiglio Regionale, il che sarebbe ancor peggio, data la propria autoincensata e autoproclamata credibilità istituzionale, svanita come neve al Sole. Tertium non datur.

Per fortuna che nel frattempo è nato Plebiscito2013 che ha dato vita all’iniziativa del Plebiscito Digitale che si terrà il 16 febbraio, altrimenti l’indipendenza del Veneto la vedevamo col binocolo!

Press News Veneto

Post Scriptum: qualcuno ha risposto al nostro articolo facendo presente che in caso di mancato rispetto del termine prefissato per l’esame del progetto di legge da parte della competente commissione il proponente o 10 consiglieri possono chiedere al presidente del consiglio regionale di far iscrivere tale argomento all’ordine del giorno del primo consiglio regionale utile: tale osservazione non tiene conto del secondo aspetto che abbiamo esposto nell’articolo, ovvero che per fissare il termine dei lavori della commissione che farebbe scattare tale norma serva il consenso preventivo dell’80% del consiglio regionale… Keep Reading »