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ELEZIONI REGIONALI, GIANLUCA BUSATO: “REFERENDUM REGIONALE SUPERATO DAL PLEBISCITO DIGITALE, CON L’INDIPENDENZA IL VENETO AVRA’ 200 MILIARDI DI EURO IN PIÙ IN 5 ANNI”

Presentate le liste dei candidati consiglieri regionali e distribuiti in tutti gli uffici elettorali dei comuni del Veneto i moduli per raccogliere entro aprile le 12.000 firme necessarie per presentarsi alle elezioni.

[Scarica le liste complete dei Candidati consiglieri regionali di Veneto Sì]
busato

[Treviso, 13 aprile 2015] – In previsione delle prossime elezioni regionali del 31 maggio, in questi giorni i volontari di Veneto Sì e Plebiscito.eu hanno quasi completato la distribuzione in TUTTI i comuni del Veneto dei moduli da sottoscrivere con le liste di Veneto Sì e la candidatura a Presidente del Veneto di Gianluca Busato. Tra lunedì 13 e martedì 14 aprile i moduli saranno disponibili in tutto il Veneto.

Veneto Sì e Plebiscito.eu hanno iniziato un tam tam mediatico rivolto ai cittadini per invitarli a recarsi presso gli uffici elettorali del proprio comune di residenza a firmare entrambi i moduli, per raggiungere entro aprile la quota di circa 12.000 firme certificate da un pubblico ufficiale, necessarie per partecipare alle elezioni regionali. I partiti italiani con una vergognosa legge truffa elettorale regionale che hanno approvato, si sono infatti esentati dal raccogliere tale firme che per Veneto Sì invece sono obbligatorie. Ciò rappresenta una chiara discriminazione democratica anche alla luce del limite imposto di un solo mese per la raccolta, contrariamente al periodo solitamente concesso che era di 6 mesi precedenti le elezioni.

Le liste di candidati privilegiano una formazione tecnica, a testimonianza della vocazione tecnologica e di concretezza sia di Plebiscito.eu sia del suo ideatore: 4 Ingegneri, 3 architetti, 3 laureati in economia, 15 imprenditori, 1 laureato in lingue e 1 interprete, 2 artisti, 2 insegnanti, 10 impiegati e un ex dirigente pubblico dei comuni di Venezia, Chioggia e Treviso sono alcuni dei profili tra i 51 candidati consiglieri nelle liste di Veneto Sì. Le donne sono 23, mentre gli uomini sono 28. Sono 3 su 7 le liste provinciali con più candidate che candidati: Rovigo, Treviso e Vicenza. L’età media è di 47 anni.

Il candidato presidente è Gianluca Busato (compirà 46 anni il 14 maggio), ingegnere, imprenditore nell’economia digitale, presidente di Plebiscito.eu, ideatore e organizzatore del referendum di indipendenza del Veneto che ha richiamato a Venezia le testate televisive e giornalistiche più famose di tutto il mondo: Al Jazeera, BBC, le tv russe, austriache e tedesche, il Times, il Washington Post, Bloomberg, Financial Times, il gotha del giornalismo economico-finanziario mondiale, riscuotendo successo anche nei prestigiosi magazine che studiano i nuovi fenomeni digitali e non, come Mashable e Mic.com.

Lo scorso 28 marzo il referendum ha avuto il riconoscimento internazionale ufficiale anche dal punto di vista diplomatico, con la certificazione e la consegna della relazione finale, estremamente positiva e lusinghiera, da parte del Comitato degli Osservatori Internazionali, provenienti da diversi Paesi tra i quali USA, Russia, Georgia, Repubblica Ceca, Ucraina, Siria e Italia. Tale risultato permetterà ora a Plebiscito.eu di dare il via a una fase di relazioni con gli stati e le organizzazioni internazionali volte al riconoscimento dell’indipendenza della Repubblica Veneta.

Nel frattempo Gianluca Busato chiede ai cittadini veneti il mandato popolare per procedere più speditamente nella creazione del Veneto indipendente.

A questo proposito Gianluca Busato ha dichiarato: “non mi sono candidato nelle liste dei consiglieri regionali, perché non sono interessato alla poltrona. Come noto viene eletto solo chi vince e il secondo arrivato, mentre gli altri candidati presidenti sono fuori dal consiglio, se non hanno il paracadute italiano come candidati di lista. Sarà una battaglia dura, per me, dopo l’ottenimento della certificazione del referendum di indipendenza del Veneto sarebbe stato molto più comodo assistervi passivamente come Presidente della Delegazione dei Dieci, mantenendomi comodamente la passerella internazionale per chiedere il riconoscimento internazionale della Repubblica Veneta indipendente. Non sono persona che si ritira di fronte alle sfide difficili e scomode, quando esse sono essenziali per la libertà del Popolo Veneto. Oggi bisogna finalizzare il percorso di indipendenza del Veneto intrapreso un anno fa, dopo che l’organizzazione di un nuovo referendum regionale è diventata impossibile e inutile per l’impugnazione da parte del governo italiano presso la corte costituzionale. Lo stato italiano ha scelto la linea della dittatura di fatto, impedendo alla regione Veneto di indire un nuovo referendum. Chi ripropone oggi il medesimo percorso che io – per primo e allora in splendido isolamento – ho teorizzato e percorso fin dal 2006 e che un anno fa ho saputo superare e scavalcare con il Plebiscito Digitale, oggi mente sapendo di mentire. Mi candido pertanto a presidente per ricevere dai cittadini veneti un mandato pieno e maggioritario per disattivare il consiglio regionale come istituzione italiana e convocarlo in assise plenaria con il Parlamento Veneto per confermare la dichiarazione di indipendenza del Veneto del 2014. In tal modo il Veneto in 5 anni potrà godere di 200 miliardi di euro in più, derivanti dall’interruzione della rapina fiscale (20 miliardi annui), del pagamento di interessi sul debito pubblico italiano che non abbiamo creato noi (9 miliardi di euro circa ogni anno) e degli sprechi dello stato italiano”.

Ufficio stampa Veneto Sì / Plebiscito.eu

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