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Veneti a un bivio. Siamo senza leader di spessore. Creiamo la nuova classe dirigente veneta.

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La sconcertante linea politica del leader del PNE ha fatto emergere i nodi politici veneti attuali: la scelta è se restare ancorati a ideologie nazionaliste italiane, oppure se intraprendere la strada della maturità politica, facendo nostro l’esempio di popoli e nazioni europee che fanno dell’autogoverno una pratica di successo.
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Treviso, lì 10 dicembre 2007

Le dichiarazioni di Foggiato, Bettio e Gentilini dimostrano che gli attuali leader politici veneti stanno perdendo ogni credibilità. Inseguono i loro protettori statali italiani nella polemica politica sterile e inutile. Si rifugiano dietro a presunte appartenenze di destra e di sinistra non gistificate da politiche coerenti. Ciò è dimostrato dall’adesione di tutti al partito trasversale della spesa pubblica e delle prebende governative. Si stanno trasformando in voltagabbana per un puro problema di visibilità politica e di credibilità che non possono più avere, visti i fallimenti dei loro progetti politici. Un esempio palese di tale fallimento è la constatazione che in 15 anni di cosiddetta 2° repubblica italiana, la lega nord, il partito simbolo di questa ipocrita e fallimentare politica, è stato al governo statale per ben 7 anni su 15.

Le basi militanti si sfaldano, le sezioni si rivoltano, i veneti cominciano a non votarli più. Questi partiti continuano ad esistere solo perché basati sulla protezione di interessi particolari, del tutto slegati dall’obiettivo dell’autogoverno veneto. Ciò è dimostrato dal fatto che tutti i partiti ormai sono disposti a dialogare con tutti. Nulla più li divide. L’unico loro interesse sembra essere la legge elettorale. La realtà è che i proclami autonomistici si scontrano contro la volontà ineffabile di Roma di non concedere alcunchè di sostanziale. Né Roma potrebbe farlo, dato che il bilancio fiscale italiano per cercare di esorcizzare la bancarotta finanziaria non può certo fare a meno del 20% del PIL dell’euroregione marciana, della Venetia, da Bergamo a Trieste.

Ecco che emerge l’unico progetto politico in grado di portare i veneti all’indipendenza e all’autogoverno di cui è ormai ineludibile la presa di coscienza politica: ovvero il processo di autodeterminazione. Esso è l’unico progetto politico legale, pacifico e democratico che non richiede l’assenso italiano, poiché si basa sul diritto internazionale riconosciuto che permette a noi veneti di decidere il nostro futuro da soli, in modo responsabile. Esso è lo stesso progetto portato avanti con successo crescente, con modalità e gradualità diverse in molte nazioni emergenti quali la Scozia, la Baviera,  la Catalogna, le Fiandre e dai loro leader politici amati e rispettati dai loro popoli: Alex Salmond, Juan Josè Ibarretxe, Edmund Stoiber. Tale progetto vede finalmente anche da noi la presenza di forze politiche venete che intendono perseguirlo e che stanno sempre più dimostrando segnali di convergenza verso un unico blocco veneto.

Per tale ragione, il comitato PNV ritiene indispensabile procedere alla formazione di una nuova classe politica, l’ormai prossimo Partito Nazionale Veneto, che chieda ed ottenga esplicito mandato dal Popolo veneto per l’indizione di un referendum per l’indipendenza veneta.

Comitato per la fondazione di un
Partito Nazionale Veneto

Portavoce: Gianluca Busato

Web: www.pnveneto.org
E-mail: info@pnveneto.org

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