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I deputati italiani rifiutano le impronte digitali

Pubblicato lunedì 2 marzo 2009 in Inghilterra
[BBC News]

CIRCA UN TERZO DEI DEPUTATI ITALIANI SI RIFIUTA DI PARTECIPARE A UN NUOVO SISTEMA DI VOTO ELETTRONICO CON IMPRONTE DIGITALI.

Adesso gli si stanno offrendo pause caffè per provare a persuaderli ad usare il sistema, che dovrebbe essere introdotto la settimana prossima.

Il progetto è studiato per impedire che i deputati votino per colleghi assenti allungandosi e schiacciando i loro tasti di voto.

Ma alcuni deputati stanno rifiutando di farsi prendere le impronte digitali, affermando che significherebbe trascorrere troppo tempo alla Camera.

Lo scopo è di assicurarsi che il voto sia più trasparente.

Ma un terzo dei 630 deputati della Camera si oppone.

Alcuni sostengono che si tratta di una violazione della privacy; altri potrebbero essere più timidi perché la polizia ha già le loro impronte, dato che sono stati condannati per crimini che vanno dalla corruzione al morso alla caviglia di un poliziotto.

Ora il Presidente della Camera, Gianfranco Fini, sta offrendo ai deputati un’ora di pausa caffè al giorno, con due ore di mercoledì, per compensare l’incremento di tempo che i deputati dovranno trascorre in aula votando per se stessi.

Traduzione di italiadallestero.info

[Articolo originale di Duncan Kennedy]

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