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Una persona non è nulla, non temete

Aggiornamento, Treviso, 19/01/2011. Apprendo che le motivazioni che mi avrebbero costretto a lasciare Veneto Stato sono cadute. Questa è una bella notizia, per me. Ciò significa che per quanto mi riguarda resto un “soldato” a disposizione, come sempre.

A tutti coloro che condividono il mio ideale politico che oggi hanno cercato invano di telefonarmi, o mi hanno scritto, dico di avere pazienza. Non sempre le cose vanno come si spera. Ci sono anche le brutte notizie da digerire. Ma non tutte le brutte notizie sono poi così brutte come sembrano. Pertanto, scusate se non vi rispondo, per ora.

Non condivido alcune scelte fatte, come già spiegato. In questo momento tra l’altro gli organi di Veneto Stato sono riuniti per capire il da farsi, perché sussistono seri dubbi di legittimità sulle decisioni prese.

Al di là degli aspetti giuridici, per me però il valore politico di tali decisioni resta. Anche se volessi far finta di nulla, la mia coscienza infatti è più forte di me. Per me vedere molte tra le persone che hanno votato a favore del cambio di statuto inconsapevoli di ciò che stavano facendo è stato troppo doloroso. Non posso supportare attivamente un’organizzazione politica che fa compromessi sui principi senza magari nemmeno sapere che lo sta facendo. Semplicemente non posso. Nella mia vita l’ideale politico è al centro almeno da quando avevo quindici anni e da quindici anni a questa parte si è coniugato nel nome dell’indipendenza e ad esso ho sacrificato molto, se non tutto: carriera, lavoro, affetti.

E nel corso della mia esperienza politica ho imparato proprio questo. È molto più facile fissarsi degli obiettivi che non dei principi nella vita. Però una volta che riesci a fissarli niente può smuoverli. I miei principi sono troppo importanti per poterli sacrificare di fronte a qualsiasi obiettivo. Ecco perché non posso passarci sopra.

I principi in politica e nella vita sono tutto, o almeno lo sono per me. Ho combattuto lo stato italiano, le sue forze occulte e le sue stampelle politiche corrotte, due volte sono venuti a prendermi alle cinque del mattino, a 28 e a 40 anni, ho sopportato denunce e processi, ho combattuto la menzogna e la codardia, ho sconfitto la stupidità e il pericolo. Ho fatto a volte scelte estreme, altre volte scelte all’insegna della moderazione e della diplomazia. Ma ciò che non posso fare e non farò è accettare di stare in un gruppo politico che non ha la piena consapevolezza della portata di ciò che stiamo facendo e non comprende nemmeno le questioni alla base dell’azione politica.

In ogni caso voglio rassicurare chi legge: non ci sono scissioni, o divisioni. Semplicemente una persona non segue più un percorso in modo organico a un partito di cui non può approvare lo statuto, per quanto sia sub iudice. Sono una persona singola, non 1.000, o 100.000, dannazione! Lasciatemi la libertà di fare le mie scelte politiche.

Oppure cambiate lo statuto ed eliminate le parti che umiliano l’uomo e lo pongono al di sotto delle ideologie, delle strutture, delle decisioni di comitati centrali e degli organi di partito. L’uomo è il re e nessuno può permettersi di calpestarlo, nel nome di qualsiasi concetto, o ente astratto.

Non abbiate timore, una persona da sola non significa nulla. Lo dice anche il nuovo statuto sub iudice di Veneto Stato, che antepone la causa a qualsiasi persona. Per cui procedete tranquilli e speranzosi, ché ieri la democrazia ha dato il suo grande spettacolo e la democrazia e lo spettacolo devono continuare, come sempre.

Viva il Veneto indipendente!

giane

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