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La casta del nord agita lo spauracchio della secessione solo per un pugno di voti. La Venetia non vuole la secessione, ma l’indipendenza!

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Oggi tutti i giornali fanno eco al Governatore del Friuli Venezia Giulia con editoriali e commenti che esorcizzano un distacco del Veneto o del nord (?) dallo stato italiano. La realtà però supera la politica.
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Treviso, 18 marzo 2008

Il lettore che oggi abbia acquistato i più prestigiosi quotidiani veneti in edicola avrà notato una serie di richiami al pericolo della secessione del nord, o del nord-est come qualcuno ancora ci chiama. Qualche giorno fa l’allarme è stato lanciato da Riccardo Illy, Governatore del Friuli Venezia Giulia, oggi gli rispondono politici, intellettuali, imprenditori. Stiamo aspettando per i prossimi giorni i commenti di nane, ballerine, Simona Ventura e di qualche vescovo.
Restiamo però ad oggi. Galan, risponde puntando sul federalismo (!) e tornando ad ammiccare a parlare di un partito veneto alla “bavarese”. Si affianca Ulderico Bernardi, precisando però che questa è l’ultima volta (!!) che aspettiamo. Anche la neo presidentessa di Confindustria Emma Marcegaglia ha evocato il pericolo di una separazione «razionale, lucida, scevra dal folklore leghista».
Bene, fermiamoci un attimo.
Ma chi oggi sta parlando di secessione? A ben guardare solo ed unicamente Illy, Galan, Marcegaglia, Bernardi e molti altri che si stanno inserendo sul tema con esorcismi vari.
Il partito secessionista per antonomasia, la lega nord, di sicuro ha altri grilli per la testa. Loro pensano a Malpensa, alla Sea, casomai alle guerre di religione, non certo alle guerre di secessione. Almeno da dieci anni a questa parte. E forse almeno per altri dieci anni, augurando loro lunga vita politica ;-).
Nessuna parte politica oggi parla di secessione. Nessun partito oggi è secessionista. Nessun politico oggi ha l’obiettivo della secessione. Almeno a giudicare dalle fonti ufficiali e note.
Qui si sta parlando d’altro. Noi parliamo di indipendenza della Venetia. Un’indipendenza «razionale, lucida, scevra dal folklore leghista». Quella sì.
Facciamo già così paura agli attuali esponenti della casta?
Queste parole confermano appieno le nostre previsioni: nel 2012, al più tardi, la Venetia sarà indipendente e ciò semplicemente perché i veneti non avranno alternative! Diciamo pure che avverrà per la nostra convenienza. Perché c’è qualcuno che agisce forse contro la propria convenienza?
Le parole vuote federalismo e autonomia sono infatti tali e solo per poco tempo ancora incanteranno forse qualcuno. Anche se l’Italia volesse concederci il federalismo, o l’autonomia, infatti, non potrebbe farlo, pena il proprio suicidio politico.
Ecco perché fanno paura i soggetti politici indipendentisti che in Venetia stanno rapidamente crescendo e che in breve diventeranno l’attore di riferimento nel quadro istituzionale veneto.
Questi soggetti politici alle prossime elezioni regionali conquisteranno il governo del Veneto e ci porteranno all’indizione di un referendum sull’indipendenza.

Gianluca Busato
Partito Nazionale Veneto
Web: www.pnveneto.org
E-mail: info@pnveneto.org

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