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Gelmini: altro si poteva?

tagli alla scuolaCari ragazzi, cari giovani, siete nelle scuole occupate e nelle strade a protestare, ma dovete capire, che altro si poteva fare? Ieri sera mentre cenavo sentivo in sala alla tv un tizio che, vestito da becchino, andava a farsi un giro alla facoltà di chimica all’università La Sapienza, e qui sconsolati gli dicevano che occorrevano diecimila euro all’anno per mantenere il laboratorio, e ne avevano solo 7mila. Vi rendete conto? Con diecimila euro si paga una badante per sei mesi, una impiegata part time per 3 mesi, un operaio per 2,5 mesi. Insomma diecimila euro sono, industrialmente parlando, nulla.

Mancano i quattrini, e dunque occorre tagliare. Certo forse qualche bidello di troppo ci sarà anche, ma il punto è che è un lusso pagarvi gli studi con i soldi rubati ai cittadini mediante le imposte fiscali (dirette e indirette), un lusso perché in un posto dove ha più importanza la “notte bianca”, i vizi di “Roma capitale”, o i cinquanta milioni per l’ammodernamento del teatro S. Carlo di Napoli (ovvero pari al costo di mantenimento di 5000 laboratori di chimica universitaria) , il pagare un esercito di addetti ai rifiuti e le relative emergenze, ventimila inutili forestali pugliesi, ed una infinita lista di spese cosmetiche, indica chiaramente che questo non è un posto per chimici, ingegneri o informatici, direi neppure per economisti e giuristi vedendo chi guida questo sgangherato paese, non parliamo delle “scienze politiche”.

No, cari ragazzi, questo è il paese dei prosciutti e dei formaggi, se va bene. A cosa servono persone colte e preparate? Qui servono braccia, possibilmente stolte e manipolabili (infatti per cosa credete si voglia dare il voto agli immigrati?). Se voi ambite allo studio per costruire una base che vi aiuti nel futuro della vostra vita, beh, avete sbagliato posto: ANDATEVENE !

Non è certo la mia idea. Nella mia famiglia ho sacrificato pizze e cinema per acquistare un computer per ogni membro, ho la linea Internet fin dal 1994, intuendo da subito che quella sarebbe stata una fonte enorme di informazioni. Se per assurdo io governassi il Veneto farei sputare sangue pur di mantenere l’istruzione. Sono contrario alle tasse e sono favorevole a soluzioni di libero mercato, ma farei di tutto per sostenere la cultura diffusa, senza la quale la società si annichilisce ed è destinata all’involuzione economica. Investire nello studio e nella ricerca è il migliore investimento. Sempre; anche se un domani si dovesse fare un lavoro che non richiede poi tutta quella cultura. Purtroppo il Veneto è suddito dell’Italia, e non può decidere nulla.

Firma per la nostra indipendenza! Ed unisciti a noi, per il tuo futuro.
Claudio G.

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