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Buona sicurezza a tutti

La stragrande maggioranza della gente non ha il tempo o la voglia di informarsi a dovere. Se va bene, si limita a leggere i titoli dei giornali o a guardare distrattamente i dubbi servizi del telegiornale. La stessa gente però molto probabilmente va a votare; basandosi quindi su una conoscenza che in verità è una non-conoscenza. Questo è uno dei limiti più grandi della democrazia: l’ignoranza dell’elettorato. Non parlo di ignoranza in termini dispregiativi, ma prendo solamente atto del fatto che la stragrande maggioranza della gente ignora riguardo temi economici, giuridici, culturali, ecc ecc. La stragrande maggioranza della gente vota pensando di sapere o vota direttamente di pancia. Ai politici quindi è richiesto più che altro un lavoro di marketing per restare al potere. Non importa se risolvono realmente un problema, l’importante è che sembri che l’abbiano risolto. Di sicuro c’è politico e politico, ma penso che la massima di Woody Allen (la moralità di un politico è un gradino sotto quella di un pedofilo) sia sempre da tenere ben presente.

Prendiamo per esempio questa nuova religione pagana, la religione della sicurezza totale. Ora vi dico una cosa: la sicurezza totale non esiste. Ossia, i politici possono fare tutte le leggi per la sicurezza che vogliono, ma la sicurezza totale che vogliono darvi a bere è un mito; non esiste e mai esisterà. Anzi, nel 90% dei casi, quando si muovono in favore della sicurezza, combinano un guaio. Prendiamo per esempio la nuova rutilante legge sulla sicurezza approvata ieri e concentriamoci sul suo aspetto che ha più fatto scandalo: le cosiddette ronde.

A mio avviso, questo è il classico esempio paradigmatico del male che può fare il legislatore quando si sveglia la mattina e decide che il mondo ha assoluto bisogno della sua infinita saggezza regolamentatrice. Prima della legge chiunque poteva andare in giro la notte con qualche amico a controllare il proprio quartiere e a segnalare alle forze dell’ordine eventuali casi; dal mio punto di vista non c’è niente di male in cittadini che partecipano alla sicurezza del proprio quartiere. “Ronde” di cittadini in quartieri problematici ce ne sono sempre state, mi viene in mente ad esempio un servizio che ho visto in tv qualche anno fa di semplici pensionati padovani (nessun rambo e nessun esaltato) che andavano in giro la notte e segnalavano ai poliziotti. Ad un certo punto però qualche leghista, pensando forse a come giustificare la propria esistenza politica (dato il bluff federalista), ha iniziato a sbraitare: “ronde! ci servono le ronde! rondeeee!“. Hanno così normato, e quindi statizzato e quindi reso appannaggio di amici o amici degli amici, una cosa che esisteva già. In pratica, hanno fatto solo un danno.

Alla stragrande maggioranza della gente però il messaggio che arriva è questo: i politici della Lega hanno creato le ronde, ora quindi siamo più sicuri, grazie Lega! Poco importa se a conti fatti non cambierà niente, la religione pagana della sicurezza acquista sempre più consenso e il marketing politico di gente che per giustificarsi deve inventarsene una nuova ogni giorno va avanti a vele spiegate. Le nostre città presentano alcuni aspetti problematici di sicurezza? Sì. La religione della sicurezza totale che fa terrorismo mediatico serve a qualcosa? No. Restiamo razionali. Usciamo di casa, viviamo i nostri paesi e le nostre città. Non cadiamo nella psicosi, non alimentiamo le nostre paure che, direttamente, alimentano il potere di quei politici che non hanno niente da dire, non hanno fatto niente e non ci servono a niente.

Luca Vnt

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