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Potenzialmente

Penso che si possano trovare molti indizi sul fatto che da non così pochi anni stiamo vivendo in un periodo di fine impero. Un periodo nel quale le cose si avvitano sempre di più su sé stesse e, ben lungi dal trovare una soluzione, si va avanti per stanca inerzia; inerzia che inevitabilmente è destinata a un certo punto (presto) a terminare. Finché la barca va, lasciala andare.

Questo fine impero è costellato quotidianamente di notizie degradanti per la nostra intelligenza, di personaggi degradanti per il nostro senso del pudore, di trovate degradanti che mostrano chiaramente che siamo considerati unicamente come sudditi da sfruttare. D’altronde è perfettamente normale: l’impero sta cadendo e bisogna riuscire a spremere il più possibile i sudditi per ritardare il grande tonfo di qualche minuto. Non si prende neppure in considerazione l’idea di pensare in modo serio soluzioni che ci permettano di risalire questo tunnel di mediocrità dentro il quale lo Stato italiano ci ha fatto precipitare. No, troppo pericoloso per i regnanti. Vorrebbe dire il loro suicidio politico. Vorrebbe dire che i parassiti che nutriamo da veramente troppi anni devono terminare il loro banchetto.

Qui si va avanti invece a furia di bassa macelleria fiscale, e noi del PNV lo sappiamo bene. Si rapinano i sudditi sempre di più, in modo sempre più insostenibile e si alimenta la classica guerra tra sfruttati. I parassiti alimentano il rancore del lavoratori dipendenti verso i lavoratori autonomi e allo stesso tempo nascondono ai primi il fatto che loro, i parassiti, rubano direttamente una consistente fetta che i secondi mettono ai dipendenti in busta paga. Avanti così, con le baggianate dell’evasione fiscale insostenibile per giustificare l’immonda sete tassassina dei parassiti. Avanti così, con la classica strategia dei polli che si beccano tra loro non capendo che la vera lotta di classe è tra lavoratori (non fa differenza se dipendenti o autonomi) e parassiti dello Stato italiano.

Leggere quindi questa notizia non mi ha stupito perché rientra perfettamente nella succulenta offerta che ogni giorno riceviamo dallo Stato italiano.

Il Comune veronese di San Bonifacio collaborerà con l’Agenzia delle Entrate nella lotta contro l’evasione fiscale segnalando i contribuenti che hanno comportamenti potenzialmente “evasivi”. Una collaborazione da quale trarrà benefici diretti: la quota del 30% dei tributi statali riscossi a titolo definitivo e un incremento della base imponibile Irpef, quindi delle entrate derivanti dall’addizionale comunale Irpef.

Non mi sono stupito ma non sono proprio riuscito a contenere il mio sdegno perché, mona mi, credo ancora che essere alla completa disposizione di uno Stato che ti vuole cittadino di vetro (al quale puoi vedere attraverso) e che eleva la delazione e il sospetto a pratiche rispettabili, sia uno Stato che si incammina pericolosamente verso la sempre più marcata illiberalità. Ci rendiamo conto di dove sono arrivati questi padani? “Comportamenti potenzialmente evasisi” è una frase che lascia di sasso perché in tre parole esprime perfettamente il degrado statale nel quale siamo immersi: tu sei colpevole fino a prova contraria. Il Comune, firmando questo patto diabolico con l’Agenzia delle Estersioni, ha dato prova di un cinismo davvero pesante e ha reso chiaro il fatto che i suoi cittadini sono alla mercè degli estorsori italici. Complimenti.

Fa niente se, come è ribadito nel bel libro “Il sacco del Nord” di Ricolfi (qui una esauriente recensione), l’evasione all’interno dello Stato italiano è un fenomeno prevalentemente  centrale e meridionale; fa niente. Dobbiamo spremerli questi Veneti, dobbiamo far vivere l’impero per qualche minuto in più. A gavemo da cavarghe fora anca el sangue, la voja de far, la voja de star in sta Tera magnifica anca se i xe perseguità e tratà fà farabuti a prescindere. In questa collaborazione tra Comune e Agenzia delle Estorsioni io vedo tutto il modello mentale che caratterizza la struttura intima  dello Stato italiano. Uno Stato che si basa sullo sfruttamento, sulla delazione, sull’intimidazione. La forma mentis è la stessa che dice “fatrevi controllare, tanto se siete in regola non avete niente di cui preoccuparvi”, omettendo il fatto che uno Stato che può guardarti attraverso è uno Stato che ha il pieno controllo della tua persona e che uno Stato che può darti tutto può anche toglierti tutto.

L’impero sta finendo, questi sono gli ultimi pericolosi colpi di coda. Il 28 e 29 marzo diamo noi Veneti un bel segnale a questo impero decadente: votiamo il PNV, votiamo per la fine di questo incubo tragicomico chiamato Stato italiano.

Luca Schenato
Pnv Verona

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