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Abbiamo appreso con sgomento quanto accaduto presso il liceo “Berto”  di Mogliano Veneto, dove un insegnante di religione durante l’ora di lezione ha portato in aula la bandiera di San Marco, più precisamente il gonfalone della Regione Veneto, allo scopo puramente didattico, per meglio corredare  la lezione in corso. Dalla lezione sembra sia scaturito un colpo di fulmine nei confronti del vessillo da parte degli studenti, al punto di volerlo appendere nella parere dall’aula, ma scatenando l’ira di altri insegnanti e del Dirigente didattico.

Probabilmente ciò non sarebbe accaduto se si fosse trattato della bandiera italiana appesa magari il 12 luglio 1982, oppure di quella statunitense il 12 settembre 2001. Chissà.

Dando per scontato che gli insegnanti non avranno certo confuso la bandiera di San Marco con la bandiera della Padania (Stato astratto!) o di qualche movimento politico, come mai tanto stupore nel vedere dei giovani che apprezzano il Nostro vessillo al punto di appenderlo? Sarebbe stato meglio forse appendere un bel poster del Grande Fratello? Con un po’ di malignità, non potremmo pensare magari che lo sgomento sia di stampo razzista nei confronti dei Veneti?

Qualcuno con una certa retorica  sembra si sia appellato ad una legge  del ’24, con la quale veniva stabilito che negli istituiti scolastici deve essere appesa la foto del Re (ora Presiedente)ed issata la bandiera italiana. Fa piacere vedere tanta solerzia nell’ applicare queste leggi, ma questi docenti sembrano un po’ retrogradi in epoche in cui le leggi vanno di moda at personam.

Vorrei concludere apprezzando la pur coraggiosa scelta degli studenti che sicuramente non avranno pensato di sfidare la legge del Re e complimentarmi per loro tutti i quali ora sanno che oltre l’isola dei famosi, facebok, e la playstation, esiste anche una vecchia, gloriosa e celebre bandiera degna di sventolare nella aule e nei cieli del Veneto!

Bruno Polli
candidato consigliere provinciale collegio Preganziol-Casier
Veneto Stato