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Appello ai soci di Veneto Stato

Appello ai soci di Veneto Stato

Cari soci, desidero esprimere un appello a tutti i soci di buona volontà, e lo sono tutti io penso, per affrontare gli eventi che di recente hanno portato a buona parte dei soci con incarichi nei vari organi di gestione del partito a rimettere il loro mandato.
Faccio questo mio appello in questa sede, il blog di Press News Veneto, perché sede neutra rispetto il sito ufficiale di Veneto Stato, come neutra vuole essere la mia posizione.

Non entro nel merito delle modalità con cui è stata condotta sia questa operazione di dimissioni di massa, organizzata richiedendo l’invio via fax delle dimissioni, sia sulla condotta del Presidente che di quella del Segretario. Osservo solo che l’indizione di un Maggior Consiglio in due sedi distinte è evidente segno di un conflitto di chi aveva ricevuto la fiducia di gestire il partito, e sottolineo la parola “gestire” in quanto il partito è dei soci, non dei vertici, così squalificandosi a vicenda.
Pertanto come soci abbiamo il diritto di riprendere in mano il partito e riassegnare gli amministratori: dal Presidente fino al consiglio dei dieci.
Facccio notare che i coordinatori di area non sono delegati diretti dei soci, e sono meri gestori territoriali o nominati dal minor consiglio, o dai soci del territorio con regole proprie. In altre parole i coordinatori non sono organi che rappresentativi dell’insieme di tutti i soci.
Faccio notare che i termini statutari determinano la data delle assemblee, e quelle già indette cadranno inevitabilmente prima, anche se di pochi giorni, di quella che si vuole indire con questo appello. Non importa, invito i soci a boicottare sia una che l’altra delle due assemblee richieste rispettivamente da Presidente e da Segretario.
Ricordando che i padroni siamo noi, noi stabiliamo la nuova assemblea.

Io mi offro, limitatamente al tempo necessario a completare l’operazione, come promotore dell’iniziativa, e a presiederla fino al suo completamento.

Il mio appello è dunque quello di invitare i soci, che sono i veri padroni di Veneto Stato, a prendere in mano la situazione ed autoconvocarsi in un Maggior Consiglio, che si tenga in una terza sede di quelle già proposte distintamente da Segretario e da Presidente dimissionario, e propongo a tal fine la sede di Cadoneghe, Padova, dove fu tenuta l’assemblea costituente, o altra sede più ampia da definirsi.

Ordine del giorno:

1. Sfiducia al Segretario, al Presidente e al consiglio dei dieci;
2. Presentazione dei nuovi candidati;
3. Rielezione degli organi;

4. Con votazione separata propongo anche la votazione di un emendamento allo Statuto che verrà descritta meglio in un prossimo documento. Questo terzo punto è opzionale, e ovviamente avrà possibilità di successo solo e soltanto se saranno presenti almeno i 3/4 dei soci.

Io conto che la larghissima maggioranza dei soci sottoscriva questo appello.
Creare rotture mentre un partito che ha la primaria missione di portare l’indipendenza del Veneto è nel momento di sua massima visibilità è stato assolutamente deleterio ed inaccettabile. Se il nostro obiettivo è quello, su quello dobbiamo concentrarci, per procedere il più rapidamente possibile nella crescita per la raccolta del consenso strumentale alla indizione di un referendum per l’indipendenza.

Chiunque intenda sottoscrivere l’appello è invitato a contattare direttamente il sottoscritto, lo spazio per i commenti qui sotto è a disposizione per inoltrare domande e chiarimenti. E’ possibile anche contattare Alessia Bellon per Treviso, e Marco Busato per vicenza per inoltrare la propria adesione all’appello.

Claudio Ghiotto H.

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