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Buona fede e 121

Io credo fermamente che tutti i soci di Veneto Stato siano in buona fede e penso che non ci sia nessuno tra essi che voglia fare due congressi separati. Io almeno devo ancora sentirne uno che lo voglia!
Fatta questa premessa, non capisco e credo che nessuno lo capisca come ci si possa far trascinare dagli eventi.
Penso che siano comprensibili ad esempio le parole di Giacomo Mirto, una persona che tutti senza distinzioni ammiriamo, che dopo tanta fatica per trovare una soluzione ora si sente amareggiato, perché magari la soluzione non è stata quella fisicamente trovata da lui. Io però credo che debba essere il momento di non farci travolgere dalle emozioni. Così come ho ammirato lo sforzo di Giacomo, sono entusiasta dell’incredibile impegno che Cristiano Zanin e tutti i ragazzi della 121 ci hanno messo nel trovare una soluzione unitaria.
Sapete cosa significa 121? È il nome della sezione di Veneto Stato di Quinto di Treviso. Nessuno indovina la ragione di tale nome?
Questi ragazzi si sono così appassionati di Veneto Stato che hanno deciso di battezzare la loro sezione dedicandola al 121° Doge, quello che tra poco ritornerà. È con la forza della loro fede che questi ragazzi in poche ore hanno sorpreso tutti i dirigenti del partito, così come ha fatto Giacomo Mirto nel veronese, raccogliendo tantissime firme tra tanti soci di Veneto Stato.
Tutti i soci di Veneto Stato indistintamente vogliono il bene di Veneto Stato, tutti i soci vogliono solo ed unicamente l’indipendenza: credo che su questo aspetto non ci debba essere dubbio. Chi usa parole o scritti che possono essere sbagliati – io per primo! – o che poi vengono male interpretati non può e non deve essere additato come un nemico, usando magari toni di carattere personalistico. Ci stiamo confrontando e dobbiamo farlo sui temi politici e serenamente per il bene della creatura che abbiamo saputo creare tutti assieme e che, bella o brutta che sia, tutti assieme vogliamo sostenere in modo unitario. Arriviamo con serenità al 23 di ottobre, a Cadoneghe. È il posto dove siamo nati, ora deve essere il posto dove vogliamo dimostrare di saper crescere, tutti assieme. La crescita è sempre dolorosa, lo è per il bimbo o bimba che diventa ragazzo o ragazza e poi diventa uomo o donna.
Allora prego tutti di fare un passo indietro. Tutti, presidente e segretario compresi, dimessi, dimissionari, in carica, sfiduciati, o sfiduciabili che siano.
A nessuno interessa più sapere chi ha ragione o chi ha torto. Diamoci la mano e abbracciamoci uniti in un unico grande partito indipendentista, quel Veneto Stato che abbiamo saputo creare e ora dobbiamo sostenere tutti assieme perché non teme rivali, se non sé stesso.
Sappiamo tutti che abbiamo idee diverse. Dirò di più, come cittadini della Venetia abbiamo 9 milioni di idee diverse e come cittadini del Veneto ne abbiamo 5 milioni. Questa è la nostra ricchezza.
Uniti, uniti, uniti, per carità di Patria, per amore del nostro Veneto Stato indipendente!
Sembra difficile, ma in realtà è semplicissimo. Ognuno di noi deve essere consapevole che quando in sé non trova la forza per darsi una ragione di ciò che non capisce in quel frangente, deve sopperirvi con la fede verso i suoi compagni di viaggio che condividono l’ideale di un Veneto Stato indipendente.

Dai ragazzi, non arrendiamoci ora, perché i momenti veramente difficili devono ancora iniziare. Se non ce la facciamo per noi, facciamolo per chi ci sta vicino e ci vede soffrire senza capire che soffriamo per dargli un futuro come si merita e come ci meritiamo.

W il Veneto Stato indipendente!

Gianluca Busato
Veneto Stato – Treviso

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