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Perché NON andare a Vicenza il 22 gennaio

Class action contro i diffamatori dei soci di Veneto Stato

Io non andrò a Vicenza il 22 gennaio. Non andrò, perché mi è già bastato provare una volta i metodi dittatoriali inscenati all’hotel Viest il 23 ottobre 2011 e dare a dei piccoli Hitler una seconda possibilità è da folli.
Veneto Stato per fortuna ha saputo superare il tentativo di poche persone che hanno tentato con ogni mezzo di renderlo uno strumento salvagente per alcuni colonnelli transfughi di altri partiti, ammorbidendolo adirittura su posizioni autonomiste.
La riunione del 22 gennaio è illegale per quanto riguarda i destini di Veneto Stato, convocata in modo illegittimo da chi non ne aveva titolo. Da qualcuno viene spacciata per riunione unitaria, quando è solo il tentativo maldestro di una fazione che intende creare un altro partito.
Intendiamoci, la nascita di un altro partito è una cosa in sé apprezzabile, come ogni nascita va festeggiata e vista con favore.
Spacciare però la creazione di un nuovo partito come il congresso unitario di Veneto Stato è un reato, che non sarà fatto passare in silenzio.
L’unico tentativo della fazione che sta organizzando la riunione del 22 gennaio è quello di illudere qualche persona che sia cosa buona parteciparvi per il futuro di Veneto Stato. Diciamolo chiaramente: chi il 22 gennaio andrà all’hotel Viest fa un danno a Veneto Stato.
Questa campagna delle buone intenzioni dei lupi travestiti da agnelli segue dopo soli pochi giorni la diffamazione avvenuta nei confronti dei soci di Veneto Stato da parte nientedimeno che dello stesso leader della loro fazione.
Io ho personalmente aiutato Guadagnini a fare una campagna elettorale un anno fa sotto le bandiere di Veneto Stato, macinando chilometri su chilometri da Vicenza. Egli ha di sicuro alcune buone qualità. Non posso però perdonargli di aver dato del mafioso a me e a tanti soci di Veneto Stato, con tanto di articoli diffamanti sui giornali. In questi giorni il presidente Alessia Bellon e il segretario Lodovico Pizzati hanno annunciato in merito un’azione legale a difesa della reputazione e dell’immagine di Veneto Stato.
Sono però molti i soci di Veneto Stato che si sono chiesti se fosse possibile agire anche a livello personale e direttamente per difendere la loro onorabilità di soci additati come mafiosi da un dissidente in procinto di lasciare Veneto Stato, perché non accettano che la persona per cui hanno dedicato intere giornate ed intere notti di volontariato ora sputi loro in faccia, diffamandoli sui quotidiani.
Da questa richiesta è partita l’iniziativa di una class action contro Guadagnini che sarà aperta a tutti i soci che volessero denunciarlo per diffamazione, con una richiesta di risarcimento danni materiali, morali, esistenziali e di immagine che dalle nostre stime può arrivare fino ad un milione di euro.
Figuratevi quindi se questi soci andranno il 22 gennaio da chi li ha gravemente e pubblicamente offesi sui giornali, dopo aver calpestato vergognosamente i loro diritti associativi il 23 ottobre scorso.

Essere buoni va bene, esserlo tre volte un po’ meno.

Antonio Bertolin
Veneto Stato – Vicenza
www.venetostato.com

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