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Caro Sernagiotto, dimissioni o referendum

Gianluca Busato, portavoce di Indipendenza Veneta: “con l’indipendenza del Veneto miglioreremo anche la nostra sanità”

Pubblichiamo di seguito una lettera aperta del portavoce di Indipendenza Veneta Gianluca Busato indirizzata all’assessore regionale Remo Sernagiotto sui temi della sanità veneta e del referendum per l’indipendenza del Veneto

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La settimana scorsa ero ospite della trasmissione televisiva Focus in onda su Rete Veneta assieme a noti esponenti politici locali. Tra di loro era presente un assessore regionale, Remo Sernagiotto, che nel corso della diretta ha affermato una cosa molto grave, ovvero che se lui “avesse un tumore, non” andrebbe “mai a curarsi all’ospedale di Montebelluna”.
La cosa è a mio avviso molto grave, per più aspetti.
Innanzi tutto mi chiedo come possa l’assessore ai servizi sociale della nostra Regione essere così privo di sensibilità per le tantissime persone che malate lo sono veramente e che sono in cura presso l’ospedale di Montebelluna. Ma come si fa ad avere la sensibilità di un elefante in cristalleria in un ambito tanto delicato con la responsabilità che egli ricopre? Caro assessore, ma come può sentirsi quella persona malata, in terapia a Montebelluna, dopo averla sentita? Come può avere fiducia dei suoi medici curanti, sapendo che uno degli esponenti più importanti di quel territorio e che tanto pareva essersi battuto per quell’ospedale ora lo considera qualcosa da evitare, un luogo nel quale non andare a curarsi? Come può sentirsi quel medico del centro oncologico di Montebelluna che ha in cura tanti pazienti che magari da oggi in cuor loro non hanno più la stessa fiducia che riponevano in lui fino a ieri, prima delle sue incaute, insensibili, grossolane e irresponsabili parole?
Io credo e sono certo che il centro oncologico di Montebelluna rappresenti un esempio di eccellenza della nostra sanità, ma poniamo che sia vero ciò che lei dice e che Montebelluna sia quindi carente come struttura. Le sue parole significano allora che a Lei, montebellunese, non interessa che l’ospedale di Montebelluna sia carente, tanto lei è ricco e può andare a curarsi dove vuole. E i montebellunesi che vadano a quel paese, tanto i voti me li danno lo stesso, perché io sono ricco e potente.
Io credo che anche i montebellunesi invece si meritino una struttura ospedaliera ancora più efficiente di quella che hanno oggi. E potrebbero averla tranquillamente con l’indipendenza e con le risorse che ora ci vengono rubate dallo stato italiano. Caro assessore, questo mi aspetto allora. Che invece di andare in televisione a infangare l’ospedale di Montebelluna, lei si prenda a cuore le sorti anche dei suoi concittadini di Montebelluna più poveri che non possono andare a curarsi altrove.
E mi viene in mente che l’indipendenza è ad un passo dall’essere raggiunta. Basterebbe che la Regione Veneto approvasse in fretta il progetto di legge regionale 342/2013, protocollato dal consigliere regionale Stefano Valdegamberi.
Si dia allora da fare per trasformare entro il mese di maggio il pdl 342 in legge regionale, per indire il referendum per l’indipendenza veneta il prossimo 6 ottobre 2013. Raccolga lei stesso velocemente le firme dei suoi colleghi consiglieri regionali sul progetto di legge. Lo faccia oggi stesso, senza aspettare che altri cittadini veneti soffrano ancora. Si renda protagonista per migliorare la nostra situazione anche nell’ambito sanitario, senza protestare e basta.
Cerchi di colmare quanto prima decenni di attività politica che finora non ha portato alcunché di sostanziale ai cittadini veneti per migliorare la loro situazione di oppressione fiscale e culturale da parte di uno stato sempre più rantolante. Apra le porte subito e senza indugio alla consultazione refendaria che da voce ai cittadini e dia loro il sacrosanto diritto di decidere che il Veneto diventi una Repubblica indipendente e sovrana. Oppure si dimetta, perché non è possibile offendere i cittadini veneti, in particolar modo quelli più deboli e sofferenti senza dare loro alcuna soluzione e speranza e senza pagare dazio alcuno.

Gianluca Busato
Coordinatore Treviso – Indipendenza Veneta

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