headermask image

header image

ARABIA SAUDITA: The days of the wrath (i giorni dell’ira) 11 e 13 Marzo 2011

Effetto domino nel mondo arabo e rischio di stabilità del regno.

Qui a Gedda la tensione è veramente palpabile. Il governo ha rigorosamente vietato qualsiasi manifestazione pubblica e non resta che aspettare domani e domenica per vedere se i manifestanti scenderanno effettivamente in piazza, come hanno annunciato.
Sta di fatto che tutti lo sanno e non si parla d’altro. Ora sotto l’albergo e per le strade vedo gruppi di persone che parlano e abbozzano assembramenti.
Il vecchio re ottantenne è precipitosamente rientrato dal Marocco e ora ha fatto affiggere per tutta la città gigantografie con il suo volto e ogni cento metri sulle vie principali svetta in un estremo tentativo di risveglio dell’orgoglio nazionale la bandiera verde con la scritta “Allah è il solo dio e Maometto è il suo profeta”.
Per rabbonire il popolo ha promesso riforme ed aumentato da un giorno all’altro lo stipendio dei dipendenti pubblici del 15%, azzerato i debiti di coloro che non avevano la casa e promesso sovvenzioni aggiuntive per decine di miliardi di euro.
I giornali locali riportano la lista nominativa di tutti i beneficiari dei sussidi, e ciò riempie pagine e pagine.
La monarchia assoluta vacilla, non esistono partiti e nemmeno parlamento, le donne non hanno diritto di voto e non possono guidare, ma si incontrano liberamente non velate nei centri commerciali.
Una minoranza della popolazione controlla il 90% della ricchezza ed ora il resto della popolazione pretende una maggiore ridistribuzone delle risorse di un paese ricchissimo.
Giiovani uomini ed anche donne salgono e si sporgono da affollate automobili sfrecciando a tutta velocità con il segno V della vittoria e chiedono la caduta del re e senza alcuna remora e timore ne parlano apertamente.
Nel frattempo stranamente da due giorni le televisioni internazionali non sono visibili, quello che inizialmente sembrava un problema tecnico si è invece rivelato come un tentativo maldestro di censura . Attualmente si ricevono solo i canali in lingua araba.

L’impossibilità di convivenza tra la realtà metropolitana moderna (sembra di essere in California non certo in uno stato islamico fermo al medioevo) ed il sistema politico ed istituzionale anacronistico sembrano oramai conclamati e se non sarà oggi, molto presto i nodi verranno al pettine, almeno da quello che abbiamo visto e sentito in questi giorni.

Non si tratta di una potenziale rivolta o rivoluzione su base islamico reazionaria, quanto di una richiesta di riforme in senso moderno che possa portare la popolazione verso un sistema di vita ed organizzazione a cui tutti indifferentemente e maggioritariamente aspirano , e che in parte già praticano del tutto, seppur solo in privato.

Si desidera esclusivamente un cambiamento di tipo assolutamente occidentale nel senso del sogno americano di kennediana memoria .

Gualpertino da Coderta
Press News Veneto
Jedda

If you liked my post, feel free to subscribe to my rss feeds