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16.11.4. Che cosa dirà la costituzione sulle modalità di governo della Venetia?

Il PNV propone un assetto costituzionale basato su una democrazia parlamentare rappresentativa, in uno stato federale. In essa, il primo ministro e i ministeri dovranno godere della fiducia parlamentare e una magistratura indipendente risponderà ad un’organizzazione di controllo giudiziaria.
Il PNV propone il recupero della nomenclatura delle istituzioni venete della Serenissima Repubblica di Venezia e pertanto il capo di stato sarà il doge, eletto dal consesso parlamentare del Maggior Consiglio (il parlamento veneto). Il governo sarà il Minor Consiglio e il primo ministro sarà il capo del Minor Consiglio. Le Quarantie costituiranno invece il governo della magistratura.
L’indipendenza trasferirà alla Venetia i poteri attualmente detenuti da Roma. Una costituzione simile a quella proposta dal PNV rappresenterà la continuità con le istituzioni precedenti.
La costituzione ripristinerà la sovranità veneta, consegnandola al popolo veneto, che sarà il proprietario della costituzione veneta e subordinando ad essa le attività giudiziarie, legislative e governative dello stato.
La costituzione definirà i poteri del parlamento, del governo e del capo di stato della Venetia, così come garantirà l’indipendenza della magistratura.
La nuova legislazione sarà di carattere costituzionale e sarà soggetta al controllo della giustizia, che rigetterà come illegale ogni atto in contrasto con la costituzione. Ciascun emendamento futuro alla costituzione richiederà l’approvazione dei tre quinti del Maggior Consiglio, più la maggioranza dei voti popolari, espressi in un referendum approvativo.