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17.5. Estonia

L’Estonia ha una popolazione di circa un milione e mezzo di abitanti e si trova nel Mar Baltico, a sud della Finlandia. Ad est confina con la Russia, a sud con la Lettonia. Governata a periodi alterni da danesi, tedeschi, polacchi, svedesi e russi, gli estoni hanno capito che gli serviva l’indipendenza perché la loro nazione fiorisse liberamente.
L’Estonia dichiarò la propria indipendenza nel 1919, quando il paese sfuggì all’impero russo. Ma, in seguito alla seconda guerra mondiale, l’Estonia fu assorbita nell’Unione Sovietica – anche se le nazioni occidentali rifiutarono di riconoscerla come parte legittima dell’URSS. Nei tardi anni ’80, l’Unione Sovietica iniziò a crollare e nelle nazioni baltiche occupate ci furono grandi proteste contro il governo di Mosca.
La sovranità estone fu infine ripristinata nel 1991.
In seguito all’indipendenza, l’Estonia ha saputo riconvertire i propri commerci verso le nazioni dell’Unione Europea. Oggi più del 70% del commercio estone avviene con l’UE e nel 2004 l’Estonia è entrata a far parte dell’Unione Europea, con un proprio seggio nel massimo tavolo decisionale europeo. L’economia estone è cresciuta enormemente negli ultimi 5 anni e le previsioni vedono una crescita sempre maggiore anche per il prossimo futuro. L’Estonia ha sviluppato enormemente i settori dell’elettronica e delle telecomunicazioni ed ha sviluppato una grande capacità di attrarre capitali stranieri. Il paese ha sfruttato la propria posizione strategica nel cuore del mercato europeo a crescita più elevata – la regione del Mar Baltico – che ha una popolazione aggregata di 90 milioni di persone.
Il successo dell’Estonia ha dimostrato con quale rapidità una nazione indipendente può fiorire prendendo la piena responsabilità nella conduzione dei propri affari. Non è ora che la Venetia faccia lo stesso?